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martedì 12 dicembre 2017

Bollette ACEA ATO 2 pazze a Bracciano

siamo pronti a dare battaglia,  nel frattempo invitiamo tutti i cittadini nel continuare a #Firmare la #Petizione per fermare le bollette di #Acea cliccando sulla scritta:

Contro le Bollette Pazze di ACEA a Bracciano




Noi consiglieri comunali di minoranza nel frattempo abbiamo depositato un Esposto:

Al Prefetto di Roma
Alla Procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio
Alla Corte dei Conti
Alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
e.p.c: Spett.le:   Ufficio D’Ambito Acea Ato 2
Spett.le: Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico

OGGETTO: Esposto inerente il servizio idrico integrato gestito da Acea ATO2 presso il Comune di Bracciano.

I sottoscritti Consiglieri Comunali di minoranza della Città di Bracciano:
Il sottoscritto Consigliere comunale, Marco TELLAROLI nato a Roma il 18/06/1978 e residente in Bracciano in via degli Aceri, 22 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AX 3965096),
Il sottoscritto Consigliere comunale, Alessandro PERSIANO, nato a Roma il 17/04/1970 e residente in Bracciano, Via del lago, 9 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AS 0449961),

Espongono quanto segue:

Premesso che

  • Il Servizio Idrico del Comune di Bracciano, in attuazione della Legge 5/01/1994 (legge Galli) il 18 luglio 2016 è passato sotto la gestione di ATO 2 S.p.A. (GRUPPO ACEA S.p.A.).
  • Negli ultimi giorni i Cittadini di Bracciano hanno ricevuto fatture idriche "impossibili", a causa di acconti forfettari, letture inesistenti di contatori, importi non dovuti, periodicità delle fatture non rispettate e soprattutto unità di misura suddivisa in scaglioni non rispettate.
  • Con riferimento al Servizio Idrico gestito da Acea ATO 2 presso il Comune di Bracciano, gli scriventi, lamentano la mancanza di informazioni in merito alle nuove tariffe e alle nuove modalità di calcolo, che hanno portato ad un considerevole aumento del costo relativo al servizio stesso ed a ritardi nell’emissione della fattura.

Visto che

Per le utenze con e senza contatori, per quanto riguarda la fatturazione:

- nel pagamento in bolletta - settore ACQUEDOTTO - ci devono essere tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2016 a valere dal 01/01/2016 per il periodo dal 18/07/2016 al 31/12/2016 approvati con prescrizioni dal AEEGSI (Deliberazione 17 novembre 2016 674/2016/R/IDR) e tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2017 a valere dal 01/01/2017 al 22/09/2017 del AEEGSI n. 674/2016 del 17/11/2016.
Cosa che NON È AVVENUTA nelle bollette recapitate ai Cittadini del Comune di Bracciano, nelle quali si trovano unità di misura in Metri Cubi (Mc) “casuali”, in cui la suddivisione in scaglioni da 92 Mc prevista per il passaggio da uno scaglione all’altro, con tariffario via via maggiorato, non viene rispettata;

- nonostante quanto previsto dagli Artt. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016 (periodicità di lettura del contatore), che stabiliscono che la Periodicità della fatturazione la decide il gestore nel rispetto dei termini fissati dall’Autorità garante:
- utenze con consumi medi annui fino a 100 mc: almeno 2 bollette all’anno con cadenza semestrale;
- utenze con consumi medi annui da 101 a 1000 mc: almeno 3 bollette all’anno con cadenza quadrimestrale;
- utenze con consumi medi annui da 1001 a 3000 mc: almeno 4 bollette all’anno con cadenza trimestrale;
- utenze con consumi medi annui oltre 3000 mc: almeno 6 bollette all’anno con cadenza bimestrale.
Nelle bollette ricevute dai Cittadini di Bracciano, si riscontrano numerose violazioni rispetto a quanto stabilito dalle norme, in quanto:

  1. dal 18/07/2016 al 31/12/2016 sono cinque mesi e venti giorni circa mentre dal 01/01/2017 al 22/09/2017 sono nove mesi e venti giorni circa
  2. le fatture devono essere emesse entro 45 giorni solari a partire dall’ultimo giorno del periodo di riferimento della fattura (es: fattura per il periodo 1/6/2016-31/8/2016, emissione entro il 15/10/2016) come previsto dall’Art. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016.

Considerato che

  • In nome dell’art. 2 della Costituzione Italiana che tutela i diritti dell’uomo: l’acqua è un diritto che deve essere assicurato a tutti i cittadini.
  • In nome della tutela dei consumatori, per pratiche commerciali scorrette sono previste sanzioni per condotte contrarie al codice del consumo ai sensi del cosiddetto Codice del Consumo (D.lgs. n. 206/2005)
Gli scriventi, come sopra identificati,

CHIEDONO:
- che sia verificata la rispondenza della fatturazione alle norme vigenti e la congruità degli importi richiesti ai Cittadini;
- che sia stabilita una procedura di intervento;
- che vengano effettuate nuove fatturazioni corrispondenti a consumi effettivi.







mercoledì 16 agosto 2017

Lettera aperta a Virginia Raggi

Cara Sindaca Virginia Raggi, sono un consigliere comunale di minoranza del M5S di Bracciano. Il giorno 3 agosto incontrai il Presidente del Consiglio Marcello De Vito, dove insieme, abbiamo parlato dei problemi che stava vivendo il nostro lago di Bracciano e del lavoro che avevate imposto da fare ad Acea, alle condutture, anche se in ritardo, perché che il CDA era stato cambiato da poco. Il giorno dopo ovvero il 4 agosto, venni a sapere attraverso i giornali, che Lei, aveva fatto ricorso al TAR, contro l'ordinanza della Regione Lazio, a mia avviso anch'essa in ritardo e omissiva, contro un danno Ambientale, ormai accertato da tempo. Ora non sto qui ha darle le colpe di una storia che va avanti ormai da oltre 10 anni, perché ne Stato, ne Regione e ne tanto meno l'Acea S.p.a. insieme ai suoi soci  hanno mai voluto investire verso le condutture. Ma! Essere informato di questo Ricorso, dai giornali, quando noi portavoce eletti, abbiamo combattuto, attraverso  interrogazioni: in sede regionale, parlamentare e addirittura europalmentare, per avere uno stop della captazione, per la salvaguardia del nostro Lago, un’area protetta dall’UE nell’ambito della rete “Natura 2000”. 


E non c’entra solo la siccità degli ultimi mesi. In base ad una convenzione datata 1990 con la multiutility ACEA, il lago costituisce una riserva idrica per Roma. Significa che è acqua da usare in caso di emergenza: lungi da adottare una programmazione tale da scongiurare tale rischio, in questi 27 anni l’ACEA ha trasformato in fatto ordinario l’uso del lago di Bracciano per dissetare la capitale.


Non possiamo permetterci di far morire di sete il lago di Bracciano. E’ un tesoro naturale e una riserva d’acqua che va preservata affinché anche i posteri – e non solo noi – possano farne un uso saggio. L’Italia ha dei doveri in questo senso nei confronti dell’Unione Europea: discendono dalla direttiva habitat e dalla direttiva quadro sulle acque.


Il giorno 4 agosto, oltre ad informare il consigliere regionale Davide Barillari e il Presidente del Consiglio Marcello De Vito, di esser contrariato nella sua scelta di intraprendere il Ricorso al TAR, gli chiesi gentilmente, di consigliarti di ritirare tale scelta, nel frattempo mandai una PEC (che ti allego) a protocollo.gabinettodelsindaco, chiedendoti per favore, di ritirare tale Ricorso. Alle ore 18:00 andai in consiglio comunale, dove nel terzo ordine del giorno, aggiunto dal sindaco, il nostro intervento come gruppo 5 stelle, che riporto qui fedelmente, è stato:  "Non condividiamo il Ricorso al TAR, dell'amministrazione romana, contro l'ordinanza sullo stop della captazione del lago di Bracciano. Noi viviamo e siamo stati eletti in questo territorio e per questo abbiamo il diritto di difenderlo e preservarlo per le generazioni​ future.


Ora mi aspetto che oltre alle parole, si intervenga, nel limite massimo dei suoi poteri, proprio perché, oltre ad esser la sindaca di Roma è anche il Presidente della Città Metropolitana, quindi anche del nostro territorio braccianese.

Marco Tellaroli e Alessandro Persiano

Link del Commento: https://www.facebook.com/groups/braccianom5s/permalink/1904808109533248/


Soluzioni che devono affrontare i nostri concittadini:

C'E' UNA UNICA SOLUZIONE: CAMBIARE RADICALMENTE IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ACQUA.

NEL LAZIO SI PUO': INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI DI BACINO IDROGRAFICO E APPLICAZIONE DELLA LEGGE 5/2014.

LA REGIONE LAZIO DEVE FARLO ! 

ALTRIMENTI FAR USCIRE DI NUOVO UN REFERENDUM, PER FAR USCIRE TUTTI I COMUNI DEL LAGO, DALLA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA, COSÌ RIENTRIAMO NELL'AMBITO DI BACINO 5 DELL'AREA VASTA DI VITERBO.


mercoledì 22 marzo 2017

ABBASSAMENTO DEL LIVELLO DEL LAGO DI BRACCIANO

La dimostrazione dell'incapacità di chi ha "monitorato" il livello del lago tirando fuori tabelle che non avevano nessun legame con la realtà storica ma in base alle esigenze di titolari di pseudo stabilimenti o concessionari di battigie. Il livello del lago del 2015 era più che naturale, mentre anormale era stata la siccità precedente che ha fatto crescere la spiaggia da sfruttare. i provvedimenti adottati, specialmente l'abbattimento del livello sull'Arrone, sono stati la causa principale del calo attuale ed ora gli stessi responsabili si ergono a paladini.

Minnucci fa solo campagna elettorale
C'è forse nell'aria un eccesso di allarmismo?
14 anni fa la situazione si presentava più critica e ben diversa da quella attuale quando le condizioni climatiche e di captazione erano molto simili a quelle di oggi, eppure negli anni successivi tutto è tornato nella normalità.
Normalità, poi, cosa significa?

I livelli del Lago negli anni



Infatti nel 2015, fu stipulato un protocollo operativo, (che finora non esisteva) da tutti i Comuni che si affacciano sul bacino, del Lago di Bracciano e da altri enti interessati, per evitare che le acque si innalzano oltremisura, salvaguardando le stagioni estive. I Comuni inviarono una richiesta congiunta ad Ardis "Agenzia regionale per la difesa del suolo del Lazio" per far attuare dall’ente tutte le misure necessarie, identificando insieme ad una società specializzata, la misura più idonea ” in circa 162,50 metri s.l.m.,”. L’Ardis, quindi, incaricò ACEA di prelevare acqua, per far scendere il livello, contestualmente facendo realizzare alcuni interventi di bonifica dell’Arrone, per far contenere le acque di emissione dal lago. Per salvare la stagione estiva, quindi, furono proprio gli Enti interessati, a dire ad Acea che doveva utilizzare una notevole quantità di acqua, nell’ordine di quaranta milioni di metri cubi: Fonte: http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=14705


Il Lago di Bracciano, anche chiamato con il nome di “Lago Sabatino“, è un lago di origine vulcanica, l’ottavo in Italia per estensione con i suoi 57,5 km2 ed il sesto per profondità, con i suoi 164 metri.
L'acqua del nostro Lago riesce ad arrivare in alcune zone di Roma, compiendo un viaggio di circa 39 chilometri, per arrivare alle prime fontane vaticane e non di Roma. ed è proprio per questo motivo che, per conservare la sua purezza, è stato messo sotto tutela e le acque vengono costantemente monitorate permettendoci di godere di questo meraviglioso paesaggio.



Ovvio che un corretto controllo del flusso delle acque in uscita sia auspicabile, infatti la Sindaca Sabrina Anselmo ci fa sapere che, a seguito degli incontri avvenuti presso la Regione Lazio - Direzione Ambiente e Sistemi Naturali, alla presenza dei comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Trevignano Romano, Consorzio del Lago, Ente Parco, Città Metropolitana di Roma Capitale e Acea ATO2 si pubblica il piano degli interventi che Acea ATO2 sta attuando per far fronte all'abbassamento del livello del Lago di Bracciano.


 L'azione per la tutela del territorio e del lago di Bracciano continuerà a persistere per far ritornare il lago ai suoi livelli naturali. Siamo fortemente convinti che per contrastare queste emergenza deve essere subito avviato un intervento immediato di riduzione della captazione da parte di Acea, visto l'imminente stagione estiva che con le alte temperature e la conseguente evaporazione può creare ulteriori danni ambientali.

Mentre i nostri Portavoce in Regione Lazio, interrogano l'amministrazione Zingaretti "La Regione Lazio ha un deficit di pianificazione e programmazione in molti ambiti - ha spiegato - per la mancanza di volontà politica di fare chiarezza in settori molto redditizi per gli interessi privati. Purtroppo questa prassi colpisce anche la gestione della risorsa più preziosa, l’acqua, attualmente sprovvista della necessaria ridefinizione dei bacini d’ambito idrografico e, soprattutto, di un Piano Regolatore Generale degli Acquedotti aggiornato ai reali fabbisogni idrici, visto che l’ultimo aggiornamento è del 2003, basato su un censimento dei consumi idrici realizzato nel 1996, e da allora si è proceduto con delle stime con risultati gravi e sotto gli occhi di tutti, come è il caso del lago di Bracciano  il cui livello idrico si abbassa inesorabilmente ogni anno per cause legate al clima e, soprattutto, alla captazione delle acque da parte dell’Ato2 di Acea. Se non si hanno reali dati sui consumi idrici è impossibile calcolare la giusta quantità di acqua da prelevare dal bacino, per questo - ha concluso - abbiamo depositato un’interrogazione per sapere dall’assessore Buschini se la regione intende aggiornare il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti del Lazio,  promuovere un nuovo censimento dei prelievi e dei consumi idrici  e mettere in campo attività di controllo sui prelievi d’acqua da parte di Ato2".

 PDF Allegati 

Breve informazione del sistema idrico del Comune di Roma è gestito dal gruppo Acea, che su 18 metri cubi al secondo, circa 12 vengono forniti dalla sorgente del Peschiera-Capore, nel reatino “acqua di roccia calcare”. Il resto dall' Acqua Marcia della Valle dell'Aniene, dall' acquedotto Appio Alessandrino e da quello dell'Acqua Vergine. La fonte superficiale, viene servita del lago di Bracciano, solo come emergenza – come cita la "voce" della multiservizi Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente)


Siamo molto lontani, dal creare allarmismi non giustificati al momento, il nostro lago vive di queste fluttuazioni nell'arco del tempo. Il livello delle acque del lago, infatti, ci sono state nel tempo diverse interpretazioni, con misure che variarono dai 161,70 (livello idrografico riportato sulle carte geografiche), e 164 metri, valore inserito nelle mappe catastali, “valore solo teorico”, perché a quella quota l’acqua arriverebbe a bagnare sia la piazza del Molo di Anguillara, che diversi punti della circumlacuale.



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