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martedì 25 febbraio 2020

BRACCIANO, L’AUDITORIUM VIENE AFFIDATO IN GESTIONE A CIVITAVECCHIA

L’Auditorium comunale di Via delle Ferriere è stato aggiudicato in via definitiva all'Associazione Culturale “Raffaello Sanzio – Blue in the Face” con sede legale a Civitavecchia (determinazione registro generale n. 1983 del 16.12.2019).

auditorium comunale di Bracciano

L'aggiudicazione è avvenuta con una modalità quantomeno irrituale, tale è che prima si è proceduto all'assegnazione ad un'associazione e poi è stato approvato il regolamento di gestione.
Altro aspetto da rilevare è che pur trattandosi di un soggetto culturale non è certamente di Bracciano ma di Civitavecchia. eppure ipse dixit che l'Auditorium sarebbe stato utilizzato da associazioni e scuole di bracciano.
Questa gestione, pur sapendo del ritorno immediato alle urne, durerebbe fino al 2023, follia voluta dall'intera maggioranza, con in testa il sindaco ed il suo vice!
Viene da chiedersi se mai abbiano il signor Sindaco, il suo Vice e l'intera maggioranza istituito tavoli di confronto con le varie realtà di Bracciano, sentite le voci del territorio, invitate le associazioni prima di entrare a far parte delle liste delle Associazioni culturali conosciute dal deputato di Forza Italia, Alessandro Battilocchio.
Siamo sicuri che il presidente Enrico Maria Falconi capirà il nostro sano campanilismo, volendo rinunciare alla gestione del nostro Auditorium, lasciando che gli introiti dei biglietti (il cui costo è davvero alto per una realtà come quella braccianese!) restino a Bracciano e non prendano la strada di Civitavecchia, visto che negli anni abbiamo già dato remunerando i viaggi di Assessori, che provenivano dalla città di Santa Firmina.

Ci auguriamo infine che l'on. Battilocchio si faccia fotografare ancora qui a Bracciano.

Battilocchio, Tondinelli, Testini

domenica 3 novembre 2019

L'ex magistrato Raffaele Cantone contro il sindaco Tondinelli

L'ex magistrato Raffaele Cantone contro il sindaco Tondinelli 

Cantone su Tangenziale e concessionari pubblici: "Più privati dei privati, servono dei controlli"

La situazione di Bracciano, non appare “strana” solo ai consiglieri di minoranza. Anche il presidente dell'Anac Raffaele Cantone, è intervenuto sulla gestione amministrativa del Sindaco Tondinelli, a proposito dei lavori di asfaltatura delle strade comunali, rilevando diverse anomalie relative, tra l’altro all'artificioso ed irrazionale frazionamento dell’appalto.
In particolare- afferma l'ex magistrato - "La non conformità delle procedure" "in quanto lesive dei principi generali di economicità"  e possiamo immaginare che come cittadini, pagheremo noi le conseguenze.
Inoltre - continua l'ex magistrato- "i soggetti poi risultati aggiudicatari parrebbero essere stati invitati direttamente... e non selezionati dal sistema automaticamente". 

Ci appare evidente -afferma il Consigliere Tellaroli- che qualcuno si muova con logiche proprie, al di fuori di linee guida, leggi e regolamenti, finendo così per non garantire la più ampia concorrenza, esattamente come la questione dal sottoscritto denunciata, ed è quindi fondamentale che ci siano degli organi preposti al controllo
Viste le anomalie rilevate sui lavori di asfaltatura, i Consiglieri comunali di minoranza iniziarono quello che si è poi rivelato un lungo e tortuoso cammino: chiedere copia degli atti relativi ai bandi. Questi atti, a testimonianza del Consigliere comunale Tellaroli, non sono mai pervenuti identici agli originali così come avrebbero dovuto essere sottoscritti con le aziende risultate aggiudicatarie. 
In particolare sorprende e lascia letteralmente esterrefatti il capitolato d’appalto recapitato in seguito alla richiesta di accesso agli atti, che è privo di compilazione delle spese e della sottoscrizione tra le parti, Comune e Azienda. 
Eppure la stessa Autorità Nazionale Anticorruzione - racconta il Consigliere comunale Tellaroli- in una nota inviata al Segretario Generale del Comune di Bracciano, riscontra la mancanza di motivi ostativi all'ostensione degli atti oggetto di richiesta d'accesso da parte del consigliere comunale. 
Ma anche dopo aver ricevuto tale nota e reiterato la richiesta - continua Tellaroli- mi accorgo che, di nuovo, il capitolato d'appalto in allegato era vuoto. 
E situazioni simili le abbiamo riscontrate anche in altri appalti di importo più contenuto come, ad esempio, quello per la gestione del verde. 
E la lista delle cose che “non vanno” è ancora lunga: nel caso del campo sportivo, le associazioni sono state escluse a priori; nel caso dell'affidamento della promozione turistica del territorio di Bracciano attraverso una emittente radiofonica, non sappiamo quali siano state le indagini di mercato svolte e gli elenchi di operatori economici usati; fino ad arrivare all'ultimo avviso diramato dall'Ente comunale di Bracciano, per la nomina dell’O.I.V. (l’Organismo Indipendente di Valutazione). In questo caso la discrezionalità del sindaco prevarica, secondo noi, la correttezza delle procedure in materia di regole certe, laddove si afferma esplicitamente che i curricula non verranno comparati.
Quando abbiamo rilasciato alla stampa dichiarazioni critiche su questa modalità di gestione della Cosa Pubblica, oppure fatto campagne sui social (come è avvenuto, per esempio, per la situazione del McDonald's) il Sindaco ci ha “attenzionato” e minacciato di querela. 
Ma nel frattempo, finché siamo ancora in attesa di questa querela, che se non altro ci avrebbe dato l'opportunità di discutere in altre sedi la veridicità o meno delle nostre affermazioni, lasciamo che siano le Autorità competenti a fare i dovuti accertamenti.
Cantone su Tangenziale e concessionari pubblici: "Più privati dei privati, servono dei controlli"



lunedì 28 ottobre 2019

Bracciano, quando una penna si umilia nel trasformarsi in arma al soldo del potente

“Non fa del male a colui o coloro che diventano il suo bersaglio.”

Una penna che si trasforma in sicario verbale, uccide sé stessa, la propria dignità, la propria credibilità.

Quanto accaduto nelle scorse settimane nei confronti dei consiglieri di opposizione, in particolare della mia persona – afferma il consigliere Marco Tellaroli, del Movimento 5 Stelle – è un esempio di come la cattiva informazione possa raggiungere livelli infimi.
Il giornale online “L’Osservatore d’Italia”, di cui il direttore editoriale, che è amministratore unico di un’altra società, Italia Media Promotion, affidataria nei mesi scorsi del servizio “delle attività di informazione e comunicazione istituzionale” per conto del Comune di Bracciano, e il cui direttore responsabile è la consorte, ha ben pensato che tale attività andasse svolta ricorrendo alla denigrazione e all’attacco gratuito nei confronti di chi osasse, anche lontanamente, criticare l’operato del sindaco di Bracciano, fuori da ogni regola della deontologia professionale.
In questo periodo tutti i consiglieri di opposizione, sindaci dei comuni vicini, associazioni sportive, comitati di cittadini e chiunque avesse posto l’accento sulle inefficienze della giunta braccianese, è messo al centro del suo mirino, e colpito da articoli tanto maligni quanto menzogneri. Il metodo generalmente usato è quello di lasciare la parola a sua maestà Armando Tondinelli, per consentirgli di apostrofare le vittime di questo tiro incrociato con frasi pretestuose, e sovente con contenuti intenzionalmente modificati.
Come ci si può definire “quotidiano indipendente di informazione”, e poi tacere sulle tante vicende che hanno interessato colui che, in questi mesi, ha retribuito la società del sig, Ivan Galea con migliaia di euro dalle casse comunali?
Le attenzioni maggiori erano poi rivolte nella mia persona – prosegue Tellaroli – perché il sottoscritto, rispettando il mandato che mi è stato conferito dai cittadini che hanno votato per il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali, attua con particolare solerzia l’attività di controllo dell’azione amministrativa che evidentemente non risulta gradita né al primo cittadino, né alle sue penne d’attacco.
Ultimamente sono stati dedicati ben due articoli a una vicenda che non riveste alcun problema né politico, men che mai amministrativo, trattandosi di errori nella rendicontazione di spese elettorali, sostenute da privati, che tra l’altro non danno accesso a nessuna forma di rimborso, mentre nulla l’Osservatore disattento scrive sugli affidamenti diretti del Comune dal dubbio profilo normativo, operazioni su cui il sottoscritto chiede che siano compiuti i giusti controlli.
Il giornale in questione, è anche in difetto con la legge sulla stampa, non avendo adempiuto al dovere di pubblicare le richieste di replica e di rettifica che più volte, dal sottoscritto e da altri, sono state inviate alla redazione. (ci sono atti alla mano come questo esempio mai pubblicato clicca qui – altro che rispetto ai sensi della legge sulla stampa)

Ma ora oltre alle parole, rispondiamo alle loro domande per dare davvero ai nostri concittadini quella trasparenza che meritano.

  1. E’ dunque consentito a tutti i candidati a sindaco dichiarare cifre riferite ai candidati consiglieri del partito senza che questi ultimi ne siano al corrente e senza la firma degli stessi? E per giunta in netto contrasto con le singole dichiarazioni inviate spontaneamente e singolarmente da ciascun candidato consigliere? Difficoltà di comunicazione all’interno della compagine braccianese a 5 stelle?
  2. Il 20 settembre 2016 tutti i candidati hanno ricevuto via mail un precompilato senza firma, (come dimostra un allegato esempio clicca qui di una candidata da loro menzionata) da spedire AL COLLEGIO REGIONALE DI GARANZIA ELETTORALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI ROMA Via Antonio Varisco 3/5 00136 ROMA con raccomandata A/R e – preferibilmente – tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), se alcuni candidati hanno dichiarato diversamente dal precompilato, non mi era stato opportunamente comunicato, visto che non ho ricevuta alcuna risposta via mail. Per eccesso di zelo riguardo la trasparenza, il sottoscritto ha depositate le dichiarazioni precompilate di tutti i candidati consiglieri, anche se l’obbligo di deposito presso il Comune era ristretto ai soli eletti.
  3. Cosa avrebbe fatto Tellaroli se il protagonista di questa triste vicenda fosse stato un antagonista politico?
  4. Queste vicende non si criticano e non si cavalcano politicamente, visto che sono soldi privati, che non danno accesso a nessuna forma di rimborso. Tant’è che sappiamo che alcuni antagonisti che erano in lista con coloro che oggi siedono al governo del paese hanno ricevuto una Diffida dalla Corte di Appello di Roma, per non aver inviato la dichiarazione delle spese elettorali. (esempio clicca qui)
Tra le tante, l’affermazione più grave del giornale online “L’Osservatore d’Italia” – afferma il consigliere Marco Tellaroli, del Movimento 5 Stelle – è che sulla mia persona penda una denuncia presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia?

Falso

Sono stato personalmente presso la Procura di Civitavecchia per presentare una richiesta ex art. 335 c.p.p. il risultato è stato che fino alla data del 22 ottobre 2019, NON RISULTANO ISCRIZIONI SUSCETTIBILI DI COMUNICAZIONI a carico della mia persona. (come da immagine di seguito)

certificato ex art. 335 c.p.p. Marco Tellaroli

certificato ex art. 335 c.p.p. Marco Tellaroli



La fama che accompagna questo giornale – conclude Tellaroli – racconta che tali azioni di dubbio gusto e dal valore informativo nullo sono state già perpetrate in altre situazioni nei confronti di chi era in contrasto con le idee degli “amici degli amici”, tale da determinare una considerazione della stampa che umilia l’intera categoria.

lunedì 24 giugno 2019

BRACCIANO, INCONTRO PTPR E PIANO REGOLATORE

venerdì 28 giugno, presso Oratorio di Bracciano Beato Innocenzo XI


Si invitano i cittadini, comitati, associazioni e tecnici a partecipare all'incontro sul Piano Territoriale Paesistico Regionale e sul Piano Regolatore.

“Siamo intenzionati a rendere il più partecipato possibile il Piano territoriale paesaggistico regionale (Ptpr)”.

Il Presidente della Commissione regionale dell'urbanistica Marco Cacciatore spiegherà il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, che è lo strumento di pianificazione attraverso cui, nel Lazio, la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di governo del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione, valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.

 Il PTPR verrà depositato presso tutti i Comuni del Lazio e le Province per la pubblica visione dove devono essere presentate le osservazioni dei cittadini, enti e associazioni.

Il Presidente della X Commissione del consiglio regionale del Lazio, Marco Cacciatore, inoltre dichiara: “Voglio invitare i gruppi locali  interessati ad un incontro sul piano: per un confronto efficace organizzeremo una serie di riunioni su base territoriale, nell’ottica di valutare e approfondire, carte alla mano, come migliorare il lavoro da fare sul PTPR. Come presidente sarò lieto di discutere e delineare scenari e previsioni a cui le singole realtà locali andranno incontro, una volta approvato il piano. Laddove tutte le forze politiche dovessero dimostrare la responsabilità che auspichiamo e che sentiamo di restituire alle comunità dei territori regionali – continua Cacciatore. “Gran parte di questo lavoro lo portiamo avanti in Commissione, dove continueremo, grazie anche a questo appello, la preziosa fase di confronto sul piano”. Il PTPR interessa diversi soggetti della società civile: senza questo strumento resta difficile, quasi impossibile, far coincidere l’attività economica, specie quella di riqualificazione delle aree, con la vivibilità a vantaggio delle Comunità, che deve rimanere prioritaria
“Nessuno meglio di chi vive in prima persona problematiche e peculiarità delle realtà locali – conclude – può fornire un quadro chiaro delle criticità: a chi come il sottoscritto si trova a rappresentare gli interessi della cittadinanza nelle Istituzioni, il vostro contributo permetterà di agire per tutelare al meglio la vivibilità del territorio”.




martedì 19 febbraio 2019

Bracciano, il Comune è più debole di prima, si rischia ancora il dissesto!

Le Sezioni riunite della Corte dei Conti, assumendo i dati dei rendiconti 2016 e 2017 così come esposti, senza che la Sezione Regionale li abbia esaminati, hanno deciso che il Piano di Riequilibrio del Comune di Bracciano è “congruo”, ovvero le risorse previste in esso vanno bene per ripianare il debito…. 
Il debito ereditato è stato ridotto del 43%, un risultato dipeso in gran parte dalla correzione del disavanzo attraverso lo scorporo del riaccertamento residui, dove proprio la Consulta si è espressa in un giudizio in questi giorni, dichiarando incostituzionale la norma sulla rateizzazione trentennale delle passività emerse dal riaccertamento straordinario degli enti locali generando conseguenze anche a Bracciano.
La norma in questione, inserita nella legge di Stabilità 2016 (Governo Renzi) e poi modificata dalla Legge di Bilancio 2017 (Governo Gentiloni), consentiva agli enti locali di rimodulare o riformulare il piano di riequilibrio pluriennale (che ai tempi aveva ancora una durata massima decennale e non ventennale come oggi), entro il 31 maggio 2017, scorporando la quota di disavanzo risultante dalla revisione straordinaria dei residui e ripianando la stessa in 30 anni.
Dopo la dichiarazione di incostituzionalità da parte della Consulta (LEGGI QUI SENTENZA), bisognerà capire cosa succederà adesso al Palazzo Comunale di Bracciano. Nel bilancio targato Tondinelli, relativa al piano trentennale, che va ad aggiungersi al piano di riequilibrio

Detto questo, le Sezioni riunite della Corte dei Conti, non si sono astenute nel formulare seri rilievi critici sui punti delicati del piano di riequilibrio del Comune di Bracciano.
Infatti dichiarano, che:
A fine Piano decennale dovrà essere comunque ripianato l’importo totale di 6,59 Milioni di Euro con la speranza che non si manifestino, in particolare, alcuni elementi di criticità.
Secondo la Corte dei Conti, i rischi maggiori sono legati ad un potenziale contenzioso da 1,65 Milioni di Euro di debiti verso la fallita Bracciano Ambiente, disconosciuti dal Comune di Bracciano e, soprattutto, l’incertezza sulla concretizzazione della vendita del patrimonio da alienare.
Secondo la Magistratura Contabile, gli elementi di fragilità del Piano non ne incrinano l’attendibilità, ma ne affidano il monitoraggio alla Sezione regionale perché, “…. ove dovessero verificarsi senza l’adozione di adeguate misure , potrebbero aggravare gli squilibri strutturali del bilancio dell’ente e provocarne il dissesto…”...
Quindi….? o vendi o salta il banco…
Parafrasando Elio e le storie tese “dissesto sì, dissesto no…. la terra dei cachi…”
Di seguito potete leggere l’intera SENTENZA SEZIONE RIUNITE 2/2019/EL BRACCIANO

SENTENZA SEZIONE RIUNITE 2/2019/EL BRACCIANO

giovedì 22 novembre 2018

Bracciano, Tellaroli, Persiano e Mauro: "Evitato il dissesto finanziario del Comune".


Prendiamo atto, con sollievo, della decisione delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. L'auspicio che si arrivasse ad evitare il dissesto finanziario è stato infatti espresso più volte da tutta la minoranza, in vari articoli e in sede di Consiglio comunale, ma evidentemente Tondinelli era distratto in quei frangenti.
Restiamo comunque in attesa del dispositivo finale con le motivazioni della decisione, prima di commentare le dichiarazioni trionfalistiche del Sindaco Tondinelli. Questo anche in considerazione del fatto che siamo ancora in attesa del pronunciamento da parte della Procura della Corte dei Conti, in merito alle criticità rilevate nei bilanci di previsione.
L’unica osservazione che, al momento, riteniamo opportuno fare è che in sede di Consiglio erano stati forniti in più di un'occasione, dai banchi della minoranza, suggerimenti sul piano di riequilibrio pluriennale. Se, anziché tirar dritto per la propria strada e limitarsi a dire che “sono tutte baggianate”, si fosse cercata una strada di collaborazione e reciproco ascolto, si sarebbero potute forse risparmiare 29 mila Euro di spese a carico dei Cittadini (tanto ci è costata, tra avvocati e consulenze, la decisione delle Sezioni Riunite).
La minoranza ha sempre auspicato, e auspica tutt'oggi, che non si giungesse al dissesto, anche perché l'eventuale commissariamento del Comune, oltre a fermare del tutto il nostro paese, avrebbe in ogni caso ritardato di molto la possibilità di giungere alla formazione di una nuova Giunta in grado di affrontare e sanare la grave situazione finanziaria dell'Ente.
Il discredito sull'operato dell'attuale Amministrazione, viene quotidianamente creato dagli atti prodotti (o non prodotti), dal livello dei servizi erogati (e non erogati) e della gestione del personale, solo per citarne alcuni.
Il discredito    sull'operato del Sindaco Tondinelli, è creato dalla   totale mancanza di manutenzione e ripristino della viabilità delle strade e dall'aumento delle buche che causano crescenti infortuni ai cittadini, dalla mancata cura del decoro urbano, dalla scarsa e intermittente illuminazione, dalla manutenzione (???) del verde pubblico e dall'avere costretto i bambini e i giovani di Bracciano a recarsi altrove per praticare sport.


Le Sezioni Riunite hanno dato il loro giudizio, saranno ora i Cittadini tutti a dare il loro .

I consiglieri comunali

Tellaroli, Mauro e Persiano



In conformità a quanto abbiamo dichiarato:



Bocciatura Bilanci dalla Corte dei Conti di Bracciano 2018



martedì 21 agosto 2018

Bracciano, la Corte dei conti boccia il riequilibrio di bilancio.


corte-dei-conti


Il disavanzo che grava sulle casse comunali ammonta a oltre sei milioni e mezzo di euro, e non cinque e mezzo come all'epoca dichiarato dal Comune di Bracciano. I giudici contabili si sono espressi così: oltre a ciò, hanno respinto il Piano di Riequilibrio dell'Amministrazione comunale, poiché hanno ritenute non congrue le misure adottate per risanare i debiti. Il caso potrebbe avere gravi conseguenze: il Comune, infatti, rischia concretamente il dissesto finanziario.

Il 10 settembre 2016, in una nota giornalistica, il Sindaco di Bracciano dichiarò che i Consiglieri di minoranza facevano “cattiva informazione e disinformazione”, li tacciò d’incompetenza e di riferire “inesattezze alla cittadinanza”. Noi sostenevamo che non erano state rispettate le linee guida elaborate dalla Corte dei Conti, né il requisito di legge riguardante l’esigibilità dei crediti, né che si sarebbero concretizzate (facile da prevedere, per noi "incompetenti") le vendite dei beni patrimoniali dell’Ente.
Abbiamo poi continuato a sollevare obiezioni per due anni: abbiamo ripetuto che si sarebbe giunti ad una bocciatura secca del piano e che sarebbe stato necessario altro approccio. L’abbiamo ripetuto in ogni occasione in cui si discuteva il bilancio e la situazione finanziaria del Comune di Bracciano. Queste sono oggi le conclusioni della magistratura contabile:

bocciatura
Ricordiamo con rammarico e affinché serva da monito che Il provvedimento passò con i voti della maggioranza e dell’allora consigliere di minoranza e oggi vicesindaco, Luca Testini: contrari tutti gli altri.
La valutazione della Sezione Regionale di controllo è a dir poco severa nei confronti dell’Amministrazione in generale. Le durissime parole della Corte dei Conti certificano (purtroppo) che tutto quello che abbiamo ripetuto per anni era la sacrosanta verità, non sproloqui di “incompetenti”. La Corte evidenzia infatti che la stesura dei documenti presenta un diffuso disordine, che ha concorso a una non chiara rappresentazione della gestione contabile e finanziaria, e che tale situazione non è stata risolta neppure a seguito delle pronunce della magistratura contabile susseguitesi negli anni: questo denota chiaramente una pessima gestione amministrativa.
Entrando nel dettaglio della pronuncia della Corte dei Conti emerge che, in buona sostanza, il disavanzo di amministrazione da ripianare e da porre a carico del nuovo bilancio è di 6.559.369,43 euro, e non quella indicata dall’Amministrazione in carica di 5.557.968,23. Un tentativo di farsi uno “sconticino” di circa un milione di Euro sul buco da ripianare?
Alcuni punti salienti dell'analisi che ha portato alla bocciatura riguardano: la bassa capacità di riscossione dell’Ente, che dal primo gennaio al 31 ottobre 2017 si attesterebbe ad una percentuale del 22,7%; i debiti fuori bilancio, che evidenziano dichiarazioni discordanti tra quanto indicato sul Piano nel 2016 e le relazioni per gli esercizi 2016 ÷ 2017; la gestione dei residui, che crescono in maniera considerevole tra il 2015 e il 2017, riducendo le probabilità di realizzazione degli obiettivi previsti con il Piano medesimo.
Un punto ulteriore, che noi sollevammo già a settembre 2016 quando il piano fu portato in Consiglio, riguarda il recupero di 1.300.000,00 Euro dalla Cerin S.r.l., ex società affidataria della riscossione delle entrate. L’Ente aveva provveduto a inserire tale somma a credito nel Piano di rientro, a copertura del debito. Ma il recupero di questa somma, si prospetta ormai altamente incerto, sempre più simile ad un credito di dubbia esigibilità, che non avrebbe dovuto (perché non si poteva per legge) essere posto a copertura dei debiti.
Ancora: per “La Bracciano Ambiente, attraverso la non attuazione del Piano concordatario approvato dal commissario prefettizio, non è stata sfruttata una delle possibili alternative al fallimento”. Da sottolineare inoltre le osservazioni rinvenute nella stesura della delibera Corte dei Conti, riguardante la non corrispondenza dei debiti tra i due Enti.
Non convincono la Corte dei Conti nemmeno le ipotizzate vendite degli immobili, visto che, diversamente da quanto previsto nel cronoprogramma del Piano di riequilibrio finanziario, non sono state ancora neppure avviate le procedure per la trattativa privata, finalizzata almeno all'alienazione del locale commerciale.
In sede istruttoria, “l'Amministrazione Tondinelli” non ha fatto altro che confermare le difficoltà di concretizzazione di tali leve economiche.
P.Q.M.
In ragione delle considerazioni sopra indicate la Sezione Regione di controllo per il Lazio, Delibera di non approvare il Piano di riequilibrio finanziario, avendo valutato lo stesso non congruo ai fini del riequilibrio.

La deliberazione è stata trasmessa dalla Corte dei Conti al Presidente del Consiglio Comunale, che avrà il compito di informare i Consiglieri, al Sindaco, all'Organo di revisione del Comune di Bracciano, al Ministero dell'Interno e al Prefetto di Roma.

Destinatari

La Corte dei Conti si è espressa in base all’art. 243 quater comma 3 del Tuel, valutando il piano non congruente ai fini del riequilibrio, e deliberando il diniego all’approvazione.
Infine, alla scadenza della sospensione succitata, sarà il Prefetto che assegnerà al Consiglio Comunale il compito di esprimersi, entro 20 giorni, sul dissesto finanziario dell’Ente.
Come Consiglieri di minoranza ci siamo sempre battuti, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, affinché l’Amministrazione prendesse una strada diversa. Ma non è possibile governare dalla minoranza, e ci dispiace dover oggi recepire ed informare i Cittadini del fallimento amministrativo del Comune.
*   * *
Il danno arrecato alla Città è enorme, sia in termini economici che di immagine; e se questo danno fosse riconducibile a comportamenti individuali, i responsabili lo dovranno risarcire.
Sono anni che lanciamo avvertimenti, ma la protervia e l’arroganza dei nostri “amministratori” li ha portati a rispondere sempre con facile ironia e falsi stupori.
All'epoca ci hanno riso in faccia: oggi tacciono in un assordante silenzio, mentre si aggrappano disperatamente alle loro poltrone. Proprio il Sindaco in persona, appena un mese fa, annunciava baldanzoso alla cittadinanza che la sua Amministrazione aveva dimezzato il debito, facendo credere a tutti che i conti stavano tornando in regola, promettendo  addirittura di abbassare le tasse.
Ma i Cittadini liberi, che amano veramente questo Paese, conoscono bene la realtà. Sono essi i veri salassati giorno dopo giorno, afflitti dalla carenza di servizi, che con tasse e tributi pagano sulla propria pelle perché considerati il “pantalone” della loro incapacità. Ecco perché siamo fermamente convinti che, sotto il profilo politico sociale, questa sia un’amministrazione abusiva non più legittimata a governare.
Invitiamo il Sindaco a sussulto di coscienza e di dimostrare di avere almeno un poco a cuore il futuro di Bracciano, presentando al consiglio comunale le proprie irrevocabili dimissioni.

La deliberazione della Corte dei Conti è disponibile all’indirizzo: https://goo.gl/frjwcV .

I Consiglieri di minoranza M5S
Marco Tellaroli e Alessandro Persiano

e Lista Civica Donato Mauro

martedì 10 luglio 2018

Cara amministrazione di Bracciano

“Voi non avete fatto alcuna trasparenza, il Comune è in disavanzo e in base all’Art. 227 del Tuel siete stati obbligati a mandare i libri contabili alla Corte dei Conti, come affermato anche dai Revisori nella loro relazione”.
Inizia così la mia replica  al comunicato stampa dell’amministrazione di Bracciano pubblicato questa mattina sulla testata  di Terzo Binario in merito alla vicenda del bilancio e la consegna dei documenti alla Corte dei Conti.

“Questa non è trasparenza – continua Tellaroli – è un obbligo. Questa trasparenza l’abbiamo fatta noi come consiglieri di opposizioni.
Siccome i conti non tornano, e ci sono delle discrepanze nel bilancio, abbiamo portato ad esaminare tutti i libri”.

La trasparenza non è prendersi gioco dei cittadini ma dire le cose come stanno.


Ecco il video integrale dell’intervento


sabato 30 giugno 2018

ACCUSARE LE OPPOSIZIONI? LO SPIEGHI ALLA MAGISTRATURA CONTABILE COME “IN 18 MESI DIMEZZATO IL DEBITO” A BRACCIANO


ACCUSARE LE OPPOSIZIONI? LO SPIEGHI ALLA MAGISTRATURA CONTABILE COME “IN 18 MESI DIMEZZATO IL DEBITO” A BRACCIANO

Si ricorda al signor Sindaco, che le opposizioni sono ben contraddistinte da ben cinque forze politiche diverse, il MoVimento 5 Stelle con una forza rappresentativa di due consiglieri, due liste civiche rappresentante da un consigliere in ognuna e l’ultima consigliera dal Partito Democratico. Quando si sollevano delle accuse come “alcuna proposta significativa alternativa”, identifichi chi la percorre.

Nell’anno 2015, il consuntivo approvato da questa Amministrazione (figlio di una precedente, fallimentare, gestione), evidenziava un risultato negativo di -5.557.968,23, risultato ottenuto dopo l’applicazione di un avanzo tecnico da riaccertamento straordinario di poco più di 4 Mln di Euro (l’Ente presentava infatti, al netto della parte di avanzo vincolata e della parte di accantonamento un risultato negativo di Euro – 9.617.478,42)
A fronte di questo risultato, viene previsto lo smaltimento nel decennio 2016-2025 dell’importo di - € 5.557.968,23, nel piano di riequilibrio finanziario, ai sensi della richiamata lettera c) del comma 6 dell’art. 243-bis.
Nel Consuntivo 2016, il risultato di amministrazione 2016 passa a -8.435.356,63 Euro (circa 2.9 Mln di Euro in più da ripianare, rispetto a quanto previsto nel Piano di riequilibrio presentato).



Il Risultato di Amministrazione del Consuntivo 2017, è pari a -5.643.734,63 (o forse -5.568.549,43, vista una discrepanza fra i prospetti riportati a pag. 12 e pag. 13 della relazione dei revisori, già rilevata nella pregiudiziale presentata e bocciata dalla maggioranza.







in buona sostanza, il Risultato Di Amministrazione, resta più o meno invariato rispetto al Piano di riequilibrio presentato ad ottobre 2016…. (anzi, peggiora di circa -90.000,00 Euro).....in pratica, sono dovuti passare 2 anni di Amministrazione per tornare al punto di partenza.
E qui mi pongo un’altra domanda: la variabilità dei risultati di Amministrazione, è indice di “sana e robusta” amministrazione? Secondo me, no.
Anche perché, a fronte dello “sbalzo” tra piano di riequilibrio e consuntivo 2016 (circa 2.9 Mln di Euro in più di risultato negativo, repentinamente “emersi”), non sono state adeguatamente sfruttate, a nostro avviso, le “finestre di opportunità” aperte dalle passate leggi finanziarie, per presentare una revisione ed una rimodulazione del piano stesso (l'ultima “finestra” per la revisione del PRFP si è chiusa il 15 Gennaio 2018, termine ultimo entro il quale il Consiglio Comunale avrebbe potuto deliberare l'intenzione di agire in tal senso e comunicarlo al Ministero).... Inerzia dell’Amministrazione?
Come diceva il poeta “Ai posteri l’ardua sentenza”.

In continuità con quanto finora trattato, un altro elemento che ha colpito la nostra attenzione, è l’andamento di cassa dell’Ente.
Dal 2015 al 2017, la cassa ha subito un progressivo depauperamento, riducendosi del 30% circa.
Ed anche il progressivo declino della cassa, non ci sembra sia indice di buona salute finanziaria dell’Ente.

Andamenti di cassa
2015
2016
variazione 16 Vs. 15
2017
variazione  17 Vs. 16
variazione  17 Vs. 15
Disponibilità
3.150.145,50
2.816.652,17
-333.493,33
2.265.303,30

-551.348,87
-884.842,20
Variazioni in %
-10,6%
-19,6%
-28,1%

Questo andamento di cassa si riflette sullo Stato patrimoniale Attivo:
lattivo circolante si riduce di -500.000,00 Euro anno su anno (e la riduzione di cassa, guarda caso, è di -551.000,00)

Ed arriviamo infine al patrimonio netto dell’Ente, in cui il Fondo di dotazione registra un decremento pari a -5 Mln di Euro anno su anno (2017 Vs. 2016), arrivando ad un totale di circa -10,5 Mln di Euro.
“Ca va sans dire” (ovvero, è ovvio), che il fondo di dotazione negativo, azzererà eventuali futuri risultati economici positivi, che dovranno essere destinati alla ricostituzione del fondo, così come dovranno esserlo le riserve, riducendo in tal modo gli spazi di manovra nei bilanci futuri.

A pag. 38 della relazione dell’organo di revisione, siamo rimasti colpiti dal rilievo fatto sul Fondo rischi Contenzioso visto che nel 2016 era pari a 2.735.336,46 € (tra l’altro fondi non accantonati da questa amministrazione) nel rendiconto dell’esercizio finanziario 2017, Il risultato di amministrazione presenta un accantonamento per fondo rischi contenzioso pari ad Euro 1.500.000,00, la variazione in diminuzione del Fondo rischi per contenzioso determina uno svincolo di risorse pari a Euro 1.235.336,46, che si spostano sul risultato di amministrazione, migliorandolo di pari importo.
Peccato che la legge preveda che questo spostamento doveva esser fatto usando altre passi, come spiega esplicitamente  la deliberazione della Corte dei conti, Sezione Regionale Controllo Campania, n.238/2017/PAR, ha stabilito che, “... non è possibile, inoltre, effettuare una variazione da un capitolo ad altro o dal Fondo rischi al capitolo, ma va osservato quanto prescrive l’art. 187, comma 3, del Tuel circa l’utilizzo della quota vincolata o accantonata al risultato di amministrazione e l’art. 175 del Tuel... ”. In tale ipotesi occorre una deliberazione della variazione di bilancio da parte del Consiglio corredata, in ogni caso, dal parere dell’organo di revisione.

A testimoniarlo è la sua relazione di risposta alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno che non ha provveduto a fare questi passaggi:
 

L’Organo di revisione ha valutato la relazione del Capo Area Amministrativa ed Affari Generali del 30/04/2018 concernente i contenziosi aperti che coinvolgono il Comune di Bracciano ed il conseguente accantonamento al Fondo rischi contenzioso. Vista la presunta esposizione debitoria si invita l’Ente ad una maggiore attenzione nella gestione dei contenziosi in corso anche ai fini di un accantonamento al Fondo rischi contenzioso che possa risultare congruo rispetto alle ipotesi di soccombenza nei vari procedimenti. È necessario, pertanto, che i legali incaricati nei vari procedimenti forniscano delle relazioni sulle probabilità di soccombenza per avere un quadro quanto più possibile esaustivo circa le reali necessità di copertura.”
    














Altra nota dolente che ci è balzata agli occhi, sono i residui di IMU e Tasi entrambi hanno subito una riscossione pari al 100% come di seguito dimostrato:

Per non parlare poi degli accertamenti dei Contributi per permessi di costruire, Accertati del 2017 è di euro 493.174,67 e la Riscossione 2017 risulta pari euro 493.174,67. = 100%
Ma gli oneri di urbanizzazione a cui è stata concessa la rateizzazione soprattutto quelli a fine 2017, il Comune che fa, li ritiene riscossi, anche se le altre rate sono in scadenza nell’anno successivo del 2018?
Noi come Consiglieri comunali dobbiamo attendere l’accesso agli atti che abbiamo fatto, ovvero richiediamo copia del "dettaglio delle concessioni edilizie rilasciate nell'anno 2017, per le quali è stato accordato il pagamento rateizzato degli oneri concessori"

Nel frattempo pubblichiamo la dimostrazione di quanto affermiamo:


Ma adiamo a concludere
In occasione dell’approvazione del Rendiconto 2015, il nostro intervento in Aula, definii la precedente Amministrazione “pittoresca e cialtrona”, e dichiarammo che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle avrebbe espresso voto contrario all’approvazione, non perché attribuissimo delle “colpe” all’amministrazione appena insediatasi, ma perché non eravamo disposti ad accettare, per il futuro, quello stile di amministrazione.

Oggi, a due anni di distanza, alla luce di quanto osservato nella pregiudiziale presentata e di quanto esposto nella nostra dichiarazione di voto, torniamo a sottolineare alcuni elementi:

il passato è pesante, e di questo ne abbiamo sempre dato atto all’Amministrazione in carica, e riteniamo che quello stesso passato non debba e non possa diventare giustificazione di qualunque cosa: non dell’approssimazione, non della fretta, non dell’inerzia, non del “tirare a campare”.

Una Amministrazione dovrebbe in primo luogo “pianificare”, perseguire degli obiettivi.

E ancora oggi l’obiettivo fondamentale in questo Comune, è il risanamento economico dell’Ente che, per una serie di motivi, ci sembra “ferma al palo” da due anni a questa parte.
Ora la nostra pregiudiziale e le nostre criticità rilevate sono al vaglio della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Lazio e del Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale della Finanza Locale - Commissione per la Stabilità degli Enti Locali, per il bene dell’Ente e del rispetto dei soldi dei cittadini di Bracciano.


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Bracciano



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