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mercoledì 20 aprile 2016

Commissione ambiente per Cupinoro, il passato che incontra il presente.................

M5S Bracciano sull’audizione presso la VI Commissione Ambiente della Regione Lazio: il passato si ripete?


Marco Tellaroli (Candidato M5S)
Marco Tellaroli (Candidato M5S)
Il Gruppo del M5S di Bracciano ha sempre avuto le idee chiare sul progetto di gestione dei rifiuti e del sito di Cupinoro: un piccolo consorzio ATO, inizialmente composto da 8 comuni, che gestisce un processo di trattamento dei rifiuti a freddo, basato sul recupero riciclaggio e riuso. Un progetto che preserva con attenzione l’ambiente e la salute dei cittadini, con significativi ritorni economici per il Paese, ed altrettanto significative ricadute occupazionali, trasformando il rifiuto in materia prima “seconda” ricollocabile sul mercato. Un progetto che, fermo restando il recupero di quanto dovuto al Comune di Bracciano dalla Regione Lazio, sarebbe economicamente realizzabile e sostenibile, implementando uno di bonifica trentennale per l’itera area di Cupinoro.
Ma ieri, in Consiglio Regionale, ho presenziato all’audizione in VI Commissione Ambiente della Regione Lazio, richiesta dai Comitati Uniti di Borgo San Martino e Cerveteri insieme ai cittadini di Bracciano. Il riassunto dell’Amministrazione Zingaretti in quota PD è stato: “Ti daremo cara Bracciano un po’ soldi per alcune vecchie mancanze della gestione privata antecedente al 2004, ma il progetto dei rifiuti va avanti così come stabilito dalla Bracciano Ambiente perché ci piace in questo modo e il Capping idem.”
Le richieste e le note informative inviate dai Comitati nella VI Commissione Consiliare permanente ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica della Regione Lazio, affinché fossero ascoltate in audizione dall’Assessore Regionale Ambiente e Rifiuti Mauro Buschini (PD), sono state sostenute dal Consigliere Luca Malcotti ( PDL) affiancato successivamente dal Consigliere Giuseppe Simeone (PDL dell’ area Polverini) con la presenza di Armando Tondinelli……… ( Il passato e il presente, che si incontrano, o solo perché saremo condannati a riviverlo?)
Purtroppo non era presente l’Assessore ma un dirigente tecnico del dipartimento ”Ciclo integrato dei rifiuti”, Flaminia Tosini ( Ricordiamola: con De Sio era di Forza Italia, poi è diventata di Petrelli IDV, alla Provincia di AN, nel 2008 con il PD ex Dirigente del Settore Ambiente ed Energia della Provincia di Viterbo, ex Assessore ai diritti del territorio, alla tutela ambientale e al patrimonio artistico e monumentale del “Fù” Comune di Civitavecchia nominata da Pietro Tidei, mentre dal 2015 diventa Dirigente presso la Regione Lazio con Zingaretti) dove nel 28/10/2014 con N G15123 firma il rinnovo per l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con Decreto Commissariale n. 46 del 25 maggio 2007 , che non subisce alcuna modifica o correzione…… ( Il passato e il presente, che si incontrano, o solo perché saremo condannati a riviverlo?)
Le questioni ancora aperte sono le modalità di messa in sicurezza della discarica ed il recupero ambientale dell’area di Cupinoro. Infatti, a due anni di distanza dalla chiusura della discarica, non è ancora dato sapere quale sarà il futuro del sito di Cupinoro, ed in particolare si ignora quando cominceranno e con quali modalità verranno poste in essere, le attività di bonifica ambientale dopo la chiusura.
Su tutta la vicenda ci sono responsabilità del Comune di Bracciano, su cui è anche intervenuta più volte la Magistratura Ordinaria e la Corte dei Conti, come riportano anche le ultime notizie di ieri. È convinzione dei Comitati, dei Cittadini, e del Gruppo 5 Stelle di Bracciano, che la gestione post-mortem della discarica, vista l’inconsistenza del fondo previsto per legge, non possa essere lasciata a carico del Comune di Bracciano, che non è certamente in grado di sostenere spese di tale entità.
Nel corso dell’audizione, peraltro, è emerso che l’attuale situazione di Bracciano, è molto diversa da quanto la Regione Lazio ha ufficialmente confermato al Parlamento Europeo in data 15.5.2015, come riferito dalla dirigente F. Tosini che dichiara testualmente che “la discarica ha terminato le proprie disponibilità di conferimento al 22 gennaio 2014, e che sono in corso le procedure di chiusura definitiva e messa in sicurezza delle vasche, e la possibilità che la medesima possa essere riutilizzata per conferire rifiuti può essere considerata una mera illazione priva di fondamento”.
M5SPurtroppo, la realtà dei fatti non ci sembra in linea con questa dichiarazione, visto che ancora oggi manca un cronoprogramma di bonifica e risanamento ambientale, e che non è ancora chiaro con quali risorse questo risanamento possa essere finanziato, visto che il costo della gestione post-mortem della discarica non può essere lasciato a carico di un Comune come Bracciano che, vista la mala gestione delle passate amministrazioni, e come già evidenziato pocanzi, non ha più risorse finanziarie tali da poter gestire una operazione di questo livello. Sono poi state chieste alla Regione risposte, in merito ai motivi che hanno portato all’autorizzazione a mettere a bando un impianto di trattamento di rifiuti a caldo, in assenza di qualsiasi informazione e consultazione sia dei cittadini che delle limitrofe amministrazioni locali.
In sintesi, da quanto ho avuto modo di ascoltare in Commissione, per la Regione Lazio sembrerebbe tutto molto chiaro:
– I cittadini chiedono i tempi di bonifica…… ma per Cupinoro la bonifica non serve perché i dati di monitoraggio ARPA, di gennaio, non ne indicano la necessità;
– I cittadini chiedono i tempi del capping (messa in sicurezza) ma la Regione Lazio risponde tranquillamente che di solito il capping si attiva a due o tre anni dalla chiusura dell’impianto, e che questo lasso di tempo può essere usato per studiare la fattibilità del progetto Bracciano Ambiente, che propone di utilizzare ulteriori 25.000 tonnellate di rifiuto stabilizzato per la rimodellazione morfologica della discarica. A tal fine, prosegue la Tosini, sarebbe in corso una valutazione tecnica dell’Arpa.
– Per quanto riguarda l’AIA (autorizzazione integrata ambientale), rinnovata su parere del Consiglio dei Ministri, è ancora in discussione dinanzi al Tar proprio in questi giorni. Ma secondo la Regione questa è una mera questione amministrativa, anche se sulla zona di Cupinoro insistono vincoli paesaggistici e usi civici. I terreni infatti, appartengono all’Università Agraria che, dal canto suo, ha sempre taciuto.
– Quanto al bando per l’impiantistica….. altrettanto semplice: siccome era prevista nell’autorizzazione, è andata avanti.
Che dire quindi… Altro che centralità dei cittadini! La programmazione è fatta sul nostro territorio, con i denari che versiamo con le nostre tasse…. Ed in assoluto disprezzo del nostro ambiente e della nostra salute!

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