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lunedì 14 novembre 2016

L’emendamento del Sindaco Tondinelli, mette a rischio la sua maggioranza che non legge prima di votare e di conseguenza la Bracciano Ambiente.

Nessuna strategia per l’amministrazione, che non vuole mettere in campo nessun salvataggio per la società Bracciano Ambiente, perché nella seduta in oggetto,al punto n. 6 dell’Ordine del Giorno la voce: “INDIRIZZI IN MERITO AL PIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA DISCARICA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ BRACCIANO AMBIENTE S.P.A.”; il Sindaco Armando Tondinelli portava all’attenzione del Consiglio un proprio emendamento che, nel primo punto del “preso atto”, fa riferimento alla “Deliberazione della Deputazione Agraria Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635”. Con tale emendamento, si è deliberato  “di rinviare a successiva seduta la valutazione del piano in esame…”  riportando tra virgolette in modo sostanzialmente difforme rispetto a quanto effettivamente scritto nel deliberato originale della Deputazione Agraria troviamo infatti che [i rapporti tra, n.d.r.] (Cit.) “devono essere risolti giusta la comunicazione dell’Amministrazione della Bracciano Ambiente stessa del 09/05/2014 prot. n.157 con ogni conseguenza di legge per a mancata riconsegna delle aree”; mentre  Nell’Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635 dell’Università Agraria, troviamo che (Cit.) “…. i rapporti con la Bracciano Ambiente devono intendersi risolti giusta la comunicazione dell’Amministratore della Bracciano Ambiente stessa del 09/05/2014 prot. n. 157 con ogni conseguenza di legge in ordine alla mancata riconsegna delle aree”whatsapp-image-2016-11-14-at-10-03-14
“Nel nuovo Decreto Madia del Governo Renzi la Corte dei Conti potrà agire solo a fronte di un danno patrimoniale diretto arrecato all’ente partecipante, mentre l’azione di responsabilità contro gli amministratori viene lasciata di norma in capo all’ente azionista (immaginate il nominato che viene perseguito da chi lo ha messo su quella poltrona). E l’ente locale, quindi i cittadini, rimangono il bancomat su cui si scaricano i buchi di bilancio della società. Nel decreto inoltre è inserito un comma che prevede che, se una partecipata fallisce, nei successivi cinque anni la pubblica amministrazione controllante non può costituirne una nuova né acquisire o mantenere partecipazioni in società che operano nello stesso settore. Ma allora come verrà gestito quel servizio? Si aprono le porte a esternalizzazioni e privatizzazioni generalizzate.”
TUTTO CIÒ PREMESSO, OSSERVATO, VISTO, CONSIDERATO E TENUTO CONTO
Si interroga il Sindaco, Dott. Armando Tondinelli e tutti i  Consiglieri Comunali di maggioranza, per sapere se:
●       gli atti sui quali si è fondata la decisione di rinvio a futura deliberazione del  punto n. 6 dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 24 ottobre 2016: “INDIRIZZI IN MERITO AL PIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA DISCARICA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ BRACCIANO AMBIENTE S.P.A.”, ovvero:
➢        la “Deliberazione della Deputazione Agraria Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635”;
➢        “L’emendamento prodotto dal Sindaco Armando Tondinelli del 24/10/2016 con oggetto “Deliberazione della Deputazione Agraria Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635”;
sono stati letti e confrontati nell’ambito della maggioranza, prima di essere votati e approvati;
●       erano a conoscenza delle autorizzazioni ancora in essere, e delle date di rinnovo delle stesse, come ad esempio l’autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Bracciano, approvata dal Consiglio dei Ministri il 08-08-2014, e quindi successiva alla comunicazione di cui al prot. n. 157 prodotto dall’ex Amministratore della Bracciano Ambiente (prot. A.U. 18 del 09 maggio 2014);
●       erano a conoscenza del “contratto di concessione del 21 aprile 2010, registrato il 26 aprile 2010 con n. 3336, serie 3, Ufficio Entrate Roma 3”, e in particolare se avevano contezza in merito alla durata della concessione, e dell’Art. 6 Recesso Parziale del Concessionario;
●       erano a conoscenza del fatto che, essendo il contratto di concessione stipulato tra l’Università  Agraria di Bracciano e la Bracciano Ambiente S.p.A, qualora la stessa fallisse (poiché a seguito della mancata approvazione di un piano di continuità aziendale,  non riuscirebbe a superare la fase critica della richiesta di fallimento), le terre di Cupinoro tornerebbero nella disponibilità dell’Università Agraria stessa, e la post-gestione della discarica di Cupinoro tornerebbe nelle mani della Regione Lazio;
●       erano a conoscenza del fatto che, in caso di fallimento, viste le autorizzazioni ancora in essere, il sito di Cupinoro potrebbe comunque avere un valore di milioni di Euro. Un sito che sarebbe quindi in grado di attrarre facilmente sul territorio appetiti di imprenditori privati, che puntano al business dei rifiuti per perseguire il profitto piuttosto che l’interesse pubblico;
●       si ritiene verosimile che il Sindaco, Dott. Armando Tondinelli, non fosse a conoscenza del dettato e degli effetti del contratto in parola, atteso che ha svolto un ruolo importante nella giunta pro-tempore che ha istituito la BA, e che fa parte del consiglio comunale da oltre due lustri.
I consiglieri comunali Marco Tellaroli, Alessandro Persiano e Donato Mauro hanno presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al Sindaco Armando Tondinelli e tutti i  Consiglieri Comunali di maggioranza.

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