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venerdì 23 dicembre 2016

Facciamo informazione sulla storia della Bracciano Ambiente S.p.A.


Uno dei punti all’o.d.g. era la “Mozione su azione di responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Unico della Bracciano Ambiente, Avv. Silvia Fiori”, a prima firma del Consigliere Claudio Gentili.
Su questo punto, alcune precisazioni vanno fatte.
Come chiaramente esplicitato nella mozione della quale siamo co-firmatari, con questo atto era nostra intenzione chiedere al Consiglio di valutare e responsabilizzare una sua diretta dipendenza. Perché a seguito del fallimento Della Bracciano Ambiente S.p.A., analizzando i fatti, e gli atti in nostro possesso, riteniamo che potrebbero configurarsi profili di responsabilità nei confronti dell’ormai ex Amministratore Unico.
Per quanto riguarda l’Avv. Fiori, e la sua nomina ad A.U., non abbiamo nulla da eccepire tanto più che, in occasione della votazione del regolamento che prevedeva di attribuire il diritto di nomina al Sindaco, votammo a favore.
E votammo all’epoca a favore con convinzione, perché ritenevamo sussistessero validi motivi:
In primo luogo, perché pensavamo fosse giusto che il responsabile ultimo di un’azienda, che versava in così gravi difficoltà, scegliesse una persona di sua fiducia per amministrarla.
In secondo luogo, perché il risultato finale di una votazione in Consiglio per la nomina in questione, partendo dal presupposto di una maggioranza solida quale finora si è dimostrata quella attuale, non avrebbe cambiato il risultato, ma avrebbe soltanto allungato i tempi.
In terzo luogo, perché non abbiamo mai nutrito alcun pregiudizio nei confronti dell’Amministrazione in carica: partiamo dal presupposto che, se qualcosa è necessaria, e condivisibile, non si vota per convenienza politica, ma perchè quella cosa serve e va a beneficio della collettività.
Ed infine perché, quando fummo chiamati a decidere sul regolamento, la situazione della ormai fallita partecipata comunale vedeva un A. U. dimissionario, una istanza di fallimento pendente ed una procedura di concordato in piena corsa. Tutti elementi che, a nostro giudizio, giustificavano il conferimento al Sindaco di uno strumento che consentisse di comprimere al massimo i tempi di azione e di reazione.
Detto questo, torniamo alla seduta del 23 Dicembre, ed all’obiezione che è stata sollevata nei nostri confronti dal Sindaco.
Ci riferiamo al nostro voto contrario, dato il 16 Novembre, ad un atto di indirizzo per il Socio unico della Bracciano Ambiente SpA. Con questo provvedimento si chiedeva al Sindaco, di dare incarico al nuovo A.U., di redigere una relazione, per valutare se esistevano gli estremi per promuovere una azione di responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Unico, Avv. Marcello Marchesi.
Nonostante già durante la seduta del 16 Novembre siano state spiegate chiaramente le motivazioni del nostro voto contrario a tale provvedimento, vogliamo brevemente riassumerle, perchè sembra chiaro che siano state volutamente ignorate o travisate.
In quell’occasione votammo contrario per una serie di validi motivi:
Perché ci sembrava assurdo che, con un’azienda in piena procedura fallimentare ed un termine ultimo fissato all’11 Novembre per la presentazione delle memorie, e nonostante fosse chiaro già dal 26 Ottobre, che le motivazioni che avevano portato al rinvio della valutazione del nuovo piano di risanamento ad una successiva seduta, erano infondate, nulla fosse stato fatto, in questo pur ampio lasso di tempo, per far riunire di nuovo il Consiglio, affinché deliberasse in merito. Salvo poi farlo riunire in seduta straordinaria per deliberare una azione nei confronti della ex amministrazione.
Perchè una risoluzione in merito alla possibile assoggettabilità dell’ex A.U. della Bracciano Ambiente, Avv. Marcello Marchesi, ad una azione di responsabilità era già stata deliberata dal CDA della Bracciano Ambiente.
Perché nella proposta di deliberazione, non si parlava di una valutazione dell’intera vicenda Bracciano Ambiente, ma solo dei fatti che arrivavano fino al 4 agosto 2016, ovvero fino alla nomina del nuovo Amministratore Unico. Cosa a nostro avviso puramente strumentale.
Perchè viste tutte le indagini ed i procedimenti aperti, sia dalla magistratura ordinaria che da quella contabile, viste le prerogative del socio unico, vista la sua posizione gerarchicamente sovraordinata rispetto ad un organo di Sua nomina (l’A.U.), visti gli intenti ripetutamente dichiarati dal Sindaco, fin dall’inizio della campagna elettorale, di procedere in tal senso,  era nostra convinzione che chiedere al Consiglio di votare un simile atto di indirizzo fosse atto ridondante ed inutile. Un simile provvedimento sarebbe stato a nostro avviso indispensabile, solo di fronte alla totale mancanza di volontà di procedere in tal senso…. E non avrebbe dovuto esser questa la situazione.
Queste furono le motivazioni del nostro voto contrario, e nessun’altra.

Aggiungendo la nostra firma alla mozione presentata il 23 Dicembre, e proprio in virtù della fiducia che accordammo all’epoca in ordine al potere di nomina, fiducia concessa nonostante non fosse necessaria per l’approvazione del provvedimento, era nostra intenzione chiedere a questa Amministrazione di dimostrare di averla meritata.
Intendevamo verificare se questa Amministrazione avrebbe avuto il coraggio di valutare e, se necessario, di censurare e sanzionare l’operato di un Amministratore da essa stessa nominato, senza fare sconti a nessuno.
In ogni seduta del Consiglio il Sindaco ricorda e sottolinea sempre tre punti cardine:
  • che è sempre pronto ad assumersi le sue responsabilità;
  • che non si fanno sconti a nessuno, e chi sbaglia deve pagare;  
  • che il controllo, da qualunque parte esso provenga è sempre il benvenuto.
E la mozione presentata, a nostro avviso, chiedeva proprio questo: di tenere fede a questi tre punti cardine.
Con essa si chiedeva all’Amministrazione in carica di dimostrare che la fiducia, che tanti cittadini gli hanno accordato, si basa su fatti, e non su dichiarazioni…. senza sconti per nessuno, senza adottare due pesi e due misure.
E riteniamo di avere ancor più diritto di fare questa richiesta, proprio in virtù della fiducia accordata all’epoca che testimonia, a nostro avviso senza ombra di dubbio, la totale assenza di pregiudizio nei confronti di chicchessia.
Un altro punto che non possiamo ignorare sono le affermazioni, gratuite ed infamanti, fatte dal Sindaco durante la seduta del 23 Dicembre.
Affermare che i consiglieri compiano atti “capziosi”, con l’unico fine di “coprire persone indagate per associazione a delinquere”, costituisce a nostro avviso fatto gravissimo. Un’accusa diffamatoria, senza alcun fondamento logico, non supportata da alcuna evidenza e rivolta proprio contro chi, da sempre, si è battuto affinché fosse fatta luce su tutta la storia della Bracciano Ambiente S.p.A…. Senza fare sconti a nessuno.

Gruppo Consiliare M5S Bracciano




venerdì 4 dicembre 2015

Concedetemi cinque minuti del vostro tempo per leggermi.

Ciao a tutti
Concedetemi cinque minuti del vostro tempo per leggermi.
Le ultime vicissitudini occorse nel nostro Paese sono note a tutti: la forza di maggioranza nel Consiglio Comunale, dopo aver subita una perquisizione da parte dei Carabinieri, ha rassegnate le dimissioni in blocco. I cittadini onesti possono dormire sonni tranquilli: i loro soldi sono andati nelle casse comunali per tantissimi anni, perciò i recenti accadimenti sono un problema altrui. Auguriamo al Commissario comunale un buon lavoro, come l'ha già fatto il Prefetto dottor Franco Gabrielli: finalmente la cittadinanza si risparmierà le spese legali per la difesa dei consiglieri, che fino a ieri erano pagate coi soldi pubblici.
                                                               * * *
Oggi Bracciano ha bisogno di esser ricostruita da persone oneste e incorruttibili, che possa restituire trasparenza, onorabilità e serenità all'Amministrazione. Lo dobbiamo alla natura stupenda che ci ospita e alla cittadinanza stanca e impoverita. Speriamo che sia finito il tempo dei governi dalle logiche perdenti, antiche e insanabili perché appesantite da accordi e compromessi. Ora è arrivato il momento di cambiare qualcosa, è arrivato il momento di cambiare l'approccio mentale nei confronti dell'amministrazione della cosa pubblica. Chi ci conosce sa che la nostra idea è che lavorare per la cittadinanza dovrà essere un onore: ogni cittadino eletto si dovrà considerare niente più che un dipendente al servizio della popolazione. Avviene altrove, lo faremo avvenire anche a Bracciano.
Per quanto ci riguarda, noi attivisti abbiamo svolto il nostro lavoro, abbiamo speso il nostro tempo e il nostro denaro per anni, fino ad arrivare a risultati come la chiusura della discarica di Cupinoro, che in alternativa, ha visto nascere un nostro programma, che intende trasformare il concetto di "rifiuti" attraverso l'approccio alle otto R, prevedendo il riciclo a freddo per la trasformazione del rifiuto in materia prima; abbiamo proposto gli eco-compattatori con macchine “mangia-rifiuti”, per premiare il cittadino che ricicla con buoni-spesa. Abbiamo condotto azioni a sorveglianza e tutela della potabilità delle acque, culminate nella presentazione di un’interrogazione parlamentare per chiede il commissariamento del Cobis, e questo per evitare gli scarichi delle acque nere nel Lago di Bracciano.
Ed ancora, le azioni a tutela del Territorio, la raccolta firme per il Referendum della Città Metropolitana, la Mozione Regionale contenente un giusto programma sanitario/finanziario che salvasse dalla chiusura l'Ospedale Padre Pio. E poi c'è stato lo studio approfondito delle delibere comunali e dei protocolli, e lo studio del Bilancio Comunale.
E c'è ancora molto da dire su idee e progetti da realizzare nel nostro Comune, come il Baratto Amministrativo, e tanto altro ancora.
A Bracciano dovrà essere un onore lavorare per la cittadinanza!
Un cittadino eletto dovrà considerarsi un dipendente al servizio della popolazione e niente più. Con dedizione e competenza, riusciremo a risanare il bilancio. Per raggiungere questo scopo basterà riorganizzare la macchina amministrativa portandola ad una spesa media del 30-35% rispetto all'attuale e sopratutto evitare sprechi e non rubare: i soldi delle tasse locali serviranno per portare acqua potabile e fogne nei quartieri che ne sono sprovvisti, realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti, asfaltare le strade, curare i giardini e piazze, erogare il trasporto pubblico, creare posti di lavoro con opere pubbliche e turismo, decoro e riqualificazione e per finire tutelare le scuole e la sicurezza cittadina: tutte cose che sono ovvie a dirsi ma che, a quanto appare dallo stato di conservazione del Paese, non altrettanto ovvie a farsi. Ovviamente non abbiamo nessuna presunzione di dire che sarà facile, e che non esistano problemi e limiti oggettivi, ma crediamo che con dedizione, competenza e onestà potremo risanare il bilancio in due o tre anni, com'è già avvenuto altrove.
Nel frattempo stiamo per organizzare le primarie del futuro Movimento 5 Stelle di Bracciano, per far sì che tutti gli iscritti e certificati presso la piattaforma del M5S nazionale residenti nel Comune di Bracciano, possano partecipare ed eleggere la propria lista civica con il candidato Sindaco.
Ed infine, Sabato 12 Dicembre.
Per noi questa sarà un'occasione un po' speciale visto che, dopo quasi un mese di "lavoro", apriremo la nostra "Sede 5 Stelle", completamente autofinanziata da tutti gli attivisti iscritti al Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento.
A riveder le stelle!

Bracciano Onesta

giovedì 19 novembre 2015

Il MoVimento 5 stelle e il Terrorismo



COME PUOI DIRE CHE CONTRASTI IL TERRORISMO SE STAI VENDENDO ARMI A PAESI CHE SOSTENGONO IL TERRORISMO? E' MOLTO IMPORTANTE, CONDIVIDETE!

"Siamo indignati e preoccupati che in una fase drammatica per l’Europa e per l’Italia, il PD - al posto di indicarci le sue soluzioni per contrastare il terrorismo - stia pensando solo ad attaccare il M5S strumentalizzando ogni nostra dichiarazione.
Il terrorismo per noi si sconfigge prima di tutto colpendolo nel portafogli e togliendogli benzina. E oggi la gran parte dei giornalisti italiani, sempre pronti a vivisezionare qualsiasi parola detta dal M5S, dimostra codardia nei confronti di Renzi. Quasi nessuno osa chiedergli spiegazioni rispetto agli affari che il nostro paese attraverso il governo sta facendo con quei Paesi responsabili direttamente o indirettamente del sostegno politico e finanziario allo stato islamico.


L'Italia sta per concludere un affare, la vendita di 28 cacciabombardieri Eurofighter al Kuwait, un Paese da cui provengono sostenitori dell'ISIS. Il presidente del consiglio ha da poco fatto visita all'Arabia Saudita, Paese a cui abbiamo venduto sistemi d'arma.

In un Paese libero, la prima domanda che un giornalista dovrebbe fare al Presidente del Consiglio è: "come puoi dire che contrasti il terrorismo se stai vendendo armi a Paesi che sostengono il terrorismo?"
Il carburante del fondamentalismo sono le armi e i soldi. Il governo la smetta di fare affari con chi finanzia l'ISIS.
Il carburante del fondamentalismo sono le armi e i soldi. Il governo la smetta di fare affari con chi finanzia l'ISIS.
Il doppio gioco di Matteo Renzi è un pericolo per l’Italia e la rende ancora di più un bersaglio dei terroristi. Il PD la smetta di occuparsi solo del M5S e inizi ad occuparsi di terrorismo!”

il M5S ha presentato un primo emendamento alla legge di stabilità per incrementare di 20 milioni di euro il finanziamento delle strutture di Intelligence.

Come puoi dire che contrasti il terrorismo se stai vendendo armi con quei paesi che sostengono il terrorismo?


Combatti il terrorismo e gli vendi le armi?






Vendere armi è sempre stato un affare di chi ce le aveva, quindi del mondo occidentale sostanzialmente. E si può pensare alla guerra Iraq-Iran dove per 5 anni abbiamo dato armi all'uno e all'altro perché si ammazzassero meglio e poi abbiamo deciso che l’Iran non doveva vincere. E allora abbiamo dato le armi solo a Saddam Hussein. Questo è il business occidentale. È il cinismo occidentale. 
L’Europa sa che l’Arabia Saudita finanzia l’Isis ma non prende provvedimenti come non li prendono gli Stati Uniti perché l’Arabia Saudita è un nostro alleato. In Arabia Saudita ci sono le basi americane, in Arabia Saudita c’è la sharia ma nessuno si è mai sognato di contestare questo sistema, mentre con a talebani e afgani gli stiamo facendo la guerra da 14 anni.
La forza dell’Isis sta nella nostra debolezza, da una parte ci sono uomini che vanno a morire come se fumassero una sigaretta e dall'altra c’è un Occidente che non ha più valori

I soldi dell'‪#‎Occidente nelle tasche dell'‪#‎ISIS
Quando vi dicono che l'Occidente sta combattendo il ‪#‎terrorismoislamico in nome della libertà, vi stanno raccontando una enorme balla. In realtà i Paesi occidentali fanno affari con tutti gli ‪#‎Stati del Medio Oriente sospettati di finanziare il terrorismo: l'ISIS si sostiene anche con i vostri soldi.


Il terrorismo che abbiamo visto a Parigi non viene dai migranti, viene da gente che vive qui, che magari è andata in Siria, in Iraq a addestrarsi ma sono cittadini belgi o francesi a tutti gli effetti. Credo che invece se si vuole fare la guerra all’Isis sul serio bisognerebbe mandare le truppe nel califfato invece di far fare il lavoro duro ai curdi e agli iraniani. Non è una questione di ridurre i diritti civili a zero per combattere il fenomeno Isis. Basterebbe fare una guerra reale all’Isis e forse lo si eliminerebbe, anche se l’Isis è un fenomeno complesso, lo vedo più come un’epidemia ideologica. Infatti si espande, è partito da lì ma si espande in Egitto, in Libia, in Bangladesh e ha una forte attrazione proprio perché questi hanno valori fortissimi, per sbagliati che siano, in confronto a mondi come il nostro che non ha più valori, ha delle formule, delle regole.
Purché si rispetti la legge è lecito a chiunque mantenere la propria cultura. Uno si può integrare o non integrare. 


Renzi: doveroso fare affari con chi finanzia l’ISIS





Sarah Varetto, a SkyTG24, lo mette un po’ sotto pressione. Mica tanto, solo una domanda ripetuta due volte, per non farlo scivolare via: “Noi abbiamo la certezza di non fare affari con chi sottobanco sta finanziando l’ISIS?“. E lui, dopo mezz’ora di intervista condotta con la solita sicurezza e quel tantino di boria cui siamo abituati, perde la lucidità e risponde che, a livello di Stato, l’Italia non fa affari con chi finanzia l’Isis, ma “che ci siano imprenditori che possano fare dei business in quei paesi mi sembra del tutto doveroso“.
Ah, sarebbe doveroso avere in casa affaristi che non si fanno scrupoli di alimentare quel terrorismo che poi viene qui a ripagarci con la nostra stessa moneta?
Poi Renzi si stupisce che per i paesi dell’area medio orientale sia difficile accettare di essere invasi: “Quando tu gli vai a dire che vai a esportare la democrazia, e per loro ‘esportare la democrazia’ è un concetto che si spiega meno bene… Si spiega male, diciamo la verità, rispetto a come si potrebbe spiegare in America o in Italia“.
Non l’avrei mai sospettato: comprendere le logiche della colonizzazione è semplice per i colonizzatori e un filino più complicato per i colonizzati. Logica stringente ed arguta!
Nel prosieguo del discorso, arriviamo al punto centrale: “La monarchia dell’Arabia Saudita non conosce le stesse regole che conosce la Repubblica Italiana rispetto alle modalità elettorali. Però questo non significa che io una settimana fa non fossi a Riad, non abbia parlato con il Re, con il Principe ereditario, con il vice-Principe ereditario“.
Ma lo sa, Renzi (che ha appena detto che a livello istituzionale l’Italia non fa affari con chi finanzia l’ISIS), che sono proprio gli USA ad avere certificato, nero su bianco, in un rapporto della loro intelligence datato 2012, che sono i loro alleati nel medio oriente a finanziare l’ISIS, e che loro non sono riusciti a farli smettere?
“Non siamo riusciti a convincere i nostri alleati nel medio oriente a smettere di sostenere gli estremisti in Siria“, recita il rapporto dellaDefense Intelligence Agency.
E a chi si riferiva, l’intelligence americana, se non certamente anche all’Arabia Saudita, che ha comprato 60 miliardi di armamenti dagli USA?
Fate leggere a Renzi questi documenti: “I documenti desecreatati Usa che raccontano la nascita dell’ISIS“.
Mandategli una mail, cliccate qui matteo@governo.it. Fatelo in tanti.

Oppure firmate la Petizione

STOP alla fornitura di armi all'ISIS

domenica 14 aprile 2013

Tutti accusano gli Attivisti

Tutti accusano gli attivisti e i portavoce del Movimento Cinque Stelle di essere dei pericolosi estremisti, fascisti o comunisti non importa, ma comunque, feroci, ottusi e forcaioli.
La realta’ vuole invece che la stragrande maggioranza del Movimento sia composta da persone educate, oneste, rispettose, innamorate del mondo e della Cosa Pubblica e soprattutto, udite, udite, MITI! Talmente miti che per anni hanno accettato di soffrire silenziosi il peso di ingiustizie, soprusi, abusi e angherie.
Queste persone, quando hanno trovato in Beppe Grillo un megafono che poteva promuovere le loro istanze in modo un tantino piu’ aggressivo ed efficace hanno immediatamente scelto la matita e la croce su una scheda o la firma da apporre su un modulo come strumenti di pacifica rivolta anziche’ cercare di farsi giustizia a colpi di fucile, come, forse, in alcuni casi, sarebbe anche stato comprensibile e magari giustificabile. Talmente miti che, in molti casi accettano di farsi insultare, diffamare, strumentalizzare, manipolare e deridere ingiustamente e faziosamente, senza mai o quasi mai reagire in maniera scomposta o sopra le righe. Talmente miti che accettano, malgrado tutto, di ascoltare la fastidiosissima predica di chi, colpevole di aver distrutto un Paese a causa della propria disonesta’ ed incompetenza, li accusa incredibilmente di essere irresponsabili e ne mette in dubbio le capacita’. Nonostante tutto vanno avanti entusiasti, positivi, con quel sorriso sulle labbra e quella voglia di cambiare il mondo che questa gente non e’ ancora riuscita fortunatamente a spegnere. Questi non sono pericolosi estremisti. Questi sono eroi e, sono li anche per me, per i miei figli, per tutti noi.

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