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giovedì 17 aprile 2014

Schiavi Moderni



"Il lavoratore con contratto e termine deve avere una retribuzione più alta rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato: il M5S propone che sia riconosciuta al lavoratore precario un'indennità di flessibilità aggiuntiva pari al 30% della retribuzione ordinaria".
Il 20 marzo 2014 il Governo Renzi ha reintrodotto la schiavitù che per primo soppresse Abramo Lincoln nel gennaio del 1865, con il XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Il lavoro è tornato ad essere schiavitù, la flessibilità è divenuta iperprecarietà. Con il Decreto Legge sul Lavoro, n. 34/2014, assistiamo alla liberalizzazione dei contratti a termine, per la cui stipulazione non è più richiesta una causa di giustificazione oggettiva. Con le innumerevoli proroghe possibili pensate dagli schiavisti del nuovo millennio, e l'estensione della durata massima di successione dei contratti a complessivi 36 mesi, si procede allo smantellamento del diritto al lavoro.
Queste disposizioni sono palesemente in contrasto con la direttiva 1999/70/CE, come confermato anche dalla giurisprudenza prodotta dalla Corte Costituzionale italiana e dalla Corte di Giustizia Europea. Nello specifico, il decreto legge viola gli obiettivi e i principi ispiratori della direttiva tesi all'adozione del contratto di lavoro a tempo indeterminato come forma comune, prioritaria e principale di assunzione e d'ingresso nel mercato del lavoro rispetto al contratto a tempo determinato.
Il decreto non crea nuovi posti di lavoro ma crea nuovi posti di schiavitù iperprecaria. Inoltre sono state presentate modifiche che consentono di aggirare il pur blando paletto che poneva un limite alle assunzioni a termine pari al 20% rispetto al totale della forza occupata.
Ma che cos'è il lavoro? In questo Paese occorre ripensare il concetto di lavoro nell'era della disoccupazione tecnologica e delle disuguaglianze sociali; occorre un salto culturale importante, che la politica - burocrate italiana non riuscirà mai a fare perchè figlia della lex mercatoria del capitalismo fallimentare italiano. La precarietà non deve esistere. Sarà una guerra su ogni emendamento. Questo Decreto è un insulto ai cittadini, ai precari, ai lavoratori, ai sindacati. Gli unici d'accordo sono i sindacalisti aziendalizzati che non protestano.
In Commissione Lavoro noi del M5S abbiamo richiesto la votazione nominale per far conoscere ai cittadini i nomi dei parlamentari che stanno distruggendo il lavoro in Italia. Il Pd ha respinto la nostra richiesta, stanno precarizzando il precarizzabile. Vogliono insabbiare la liberalizzazione dei contratti a termine. Non ci mettono la faccia. Questi decreto deve essere ritirato.
‪#‎schiavimoderni‬ ‪#‎precaRenzi‬
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