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lunedì 8 giugno 2015

Bilanci , o stralanci... Bracciano



È facile fare avanzo usando i debiti fuori bilancio.... Un po' come arrivare a fine mese con la carta di credito e dire che si hanno più soldi del necessario... Peccato che, prima o poi i soldi li vogliono indietro. Il Decreto legislativo 10 agosto 2014 n.126 prevede:
Nell’anno 2015 tutte le amministrazioni (che non hanno partecipato alla sperimentazione) dovranno approvare sia i bilanci secondo le vecchie regole sia quelli secondo i nuovi principi della contabilità finanziaria potenziata, per passare nel 2016 alla sola contabilità armonizzata. Tuttavia, con l’approvazione del conto consuntivo 2014 (entro il 30 aprile 2015) le amministrazioni locali dovranno obbligatoriamente procedere con il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e al calcolo del fondo pluriennale vincolato (nel caso di differenza tra residui passivi e residui attivi reimputati). Tale operazione presenta due criticità. La prima è che essa rappresenta la fase più difficile e lunga, in considerazione della puntuale ricognizione di ogni residuo per la certificazione del relativo titolo giuridico sottostante, con necessità di procedere da subito all’avvio della ricognizione da parte di tutti i settori dell’ente. La seconda criticità, recepita dal recente d.lgs. 126/2014 di modifica ed integrazione al d.lgs. 118/2011, riguarda la possibilità, da parte degli enti locali, di spalmare su un massimo di dieci anni l’eventuale disavanzo di amministrazione emergente a seguito della cancellazione dei residui attivi ormai inesigibili. Proprio in merito alla difficile esazione dei residui attivi, qui di seguito alcuni dati:
la Corte del conti, Sezione delle autonomie, aveva evidenziato una stima (effettuata su circa 7.173 comuni esaminati dalle sezione regionali di controllo) della massa complessiva dei residui attivi, di sola parte corrente, pari a 33 mld di euro, di cui 13,4 mld riscossi nell’anno e oltre 17,6 mld ancora da riscuotere. Nella distribuzione per aree geografiche (nord-est, nord-ovest, centro, sud, isole) la situazione più critica riguarda i comuni del sud, con residui conservati per oltre 9,1 mld di euro, dei quali sono stati riscossi appena il 27,5%, pari a 2,5 mld (Nord-Ovest 53%, Nord-Est 63%, Centro 38%, Isole 37%). Il rapporto tra residui riscossi e conservati, sul piano nazionale, si commisura al 41 per cento. Inoltre, continuano i giudici contabili, particolarmente critici sono i dati concernenti lo smaltimento dei residui delle entrate extratributarie (Titolo III). Con riferimento al totale dei citati enti esaminati, risulta che nel 2009 su 11,9 mld di euro di residui iniziali sono stati riscossi 3 mld e riportati nella contabilità dell’esercizio successivo 8,3 mld, mentre nel 2010, su 12,7 mld, sono stati riscossi 3,1 mld e rimasti da esigere 9 mld. Nel 2011, su 13,3 mld di residui iniziali sono stati conservati 8,2 mld e riscossi 3,6 mld e, infine, nel 2012, a fronte di 12,8 mld di residui provenienti da esercizi precedenti , le riscossioni risultavano pari a 3,9 mld e le somme conservate ammontavano a 8 mld. Un tasso di smaltimento marcatamente basso, considerata la rilevante entità delle somme in gioco, potrebbe nascondere un vero e proprio deficit strutturale;
secondo uno studio dell’ANCI, un riaccertamento straordinario dei residui attivi di dubbia esigibilità, che andrebbero di conseguenza stralciati dai bilanci degli enti locali, rappresenta una vera e propria manovra finanziaria aggiuntiva pari ad oltre il 29,4% della spesa, non sostenibile nell’attuale quadro di finanza locale da parte degli enti locali. Per tale ragione è stata evidenziata la necessità di immaginare un percorso di accompagnamento di natura finanziaria che consenta agli enti di rendere graduale e sostenibile per i bilanci l’applicazione delle nuove regole contabili.
A favore di Bracciano Comune: 1.248.782 € per Politiche sociali e famiglia.... 2013-2015: 3.847.058 € dove sono tutti questi soldi, visto che molte Associazioni Sociali e Famiglie, non hanno percepito tutti i contributi.
La Scatola Cinese, dei soldi pubblici, dedicati, alla Bracciano Ambiente Spa........!!!
Negativo: > Positivo: <
A) >12.000.000,00 € evasi dal fondo post mortem, e giustificati dall’Amministrazione del Comune di Bracciano e dall’Amministratore Delegato della Bracciano Ambiente Spa, come denari spesi per i vecchi invasi di Cupinoro.
B) <10.453.107,68 € Ricevuti dalla Giunta della Regione Lazio, nella delibera n. 317 del 20 Aprile 2014, come abbuono, per la messa in sicurezza, del nuovo invaso gestito dalla Bracciano Ambiente Spa, dichiarato in pericolo di danno ambientale.
C) <8.076.500,00 € la Società Bracciano Ambiente Spa, ha presentato, una garanzia finanziaria, della post gestione dell’area gestita direttamente.
D) >11.719.941,00 € in passivo, verso l’erario dovuti a titolo di ecotassa e che costituiscono la quasi totalità del presunto debito che la procura ha rilevato per avviare la istanza di fallimento.
E) >2.400.000,00 € il bilancio della Bracciano Ambiente Spa mostrerebbe una chiusura in passivo.
Se nel vecchio invaso gestito da Privati, di ben 1,8 milioni di metri cubi, è stato speso circa 12 milioni di euro, dalla Bracciano Ambiente, per la messa in sicurezza. Come fa, la messa in sicurezza del nuovo invaso di 825.000 metri cubi, gestito direttamente, a costare 8.076.500,00 € ?
Come fa il Comune di Bracciano, a trovare ben 11.7 milioni di ecotassa, se l’abbuono di 10,4 della delibera Regionale n. 317 del 20 Aprile 2014, erano vincolati per la messa in sicurezza e copertura del vecchio danno ambientale antecedente al 2004, e il bilancio della società partecipata è in passivo per oltre 2,4 milioni ?
Da oggi in vigore il DLGS 126/2014
Ecco qui di seguito i principi della riforma della contabilità:
spariscono i residui attivi e passivi, mediante puntuale e obbligatorio riaccertamento straordinario, per confluire in un nuovo strumento chiamato Fondo Pluriennale Vincolato (non collegato ad entrate vincolate);
si ragiona prevalentemente per cassa e non per competenza, ciò che eliminerà la formazione continua di una serie di residui attivi/passivi di dubbia esigibilità ormai consolidatisi negli anni e che hanno raggiunto cifre allarmanti (c.d. competenza finanziaria potenziata);
gli accertamenti dei crediti e dei debiti si riferiscono esclusivamente a quelli esigibili dove è prevista una scadenza certa (attestazione del dirigente);
le entrate di dubbia e non certa esigibilità (esempio: sanzioni codice della strada; oneri di urbanizzazione; condoni edilizi ecc.) devono avere come contropartita il Fondo Crediti di dubbia esigibilità (con vincolo nell’avanzo di amministrazione). Tale fondo viene stimato in base ad una percentuale delle somme storicamente non riscosse rispetto alle somme iscritte (media degli ultimi cinque esercizi);
vengono inseriti vincoli nelle entrate la cui destinazione prevede spese che saranno sostenute in più esercizi finanziari, evitando di avere la formazione di avanzi di amministrazione e facendole confluire nel citato fondo pluriennale vincolato collegato alle citate entrate;
in caso di entrate destinate alla copertura di spese non perfezionate nell’esercizio si prevede un nuovo vincolo nel risultato di amministrazione;
viene previsto un fondo rischi (vincolando il risultato di amministrazione) per quelle spese come quelle legali impegnate all’inizio ma le cui cause continuano in altri gradi di giudizio, ovvero di tutte quelle spese di cui non si ha ancora il titolo esecutivo ma si conosce il relativo ammontare (esempio sentenze non ancora esecutive);
spese di investimento devono seguire il cronoprogramma di realizzazione e il pagamento ne segue i relativi stati di avanzamento mediante l’utilizzazione del Fondo Pluriennale vincolato.
Vai Governo Sala, oltre che ad esser inperfetto il Bilancio 2012 e 2013, abbiamo anche il reiterato nel 2014. Good.
‪#‎SalaDimettiti‬

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