UA-38565391-1
Visualizzazione post con etichetta Fondi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fondi. Mostra tutti i post

sabato 30 giugno 2018

ACCUSARE LE OPPOSIZIONI? LO SPIEGHI ALLA MAGISTRATURA CONTABILE COME “IN 18 MESI DIMEZZATO IL DEBITO” A BRACCIANO


ACCUSARE LE OPPOSIZIONI? LO SPIEGHI ALLA MAGISTRATURA CONTABILE COME “IN 18 MESI DIMEZZATO IL DEBITO” A BRACCIANO

Si ricorda al signor Sindaco, che le opposizioni sono ben contraddistinte da ben cinque forze politiche diverse, il MoVimento 5 Stelle con una forza rappresentativa di due consiglieri, due liste civiche rappresentante da un consigliere in ognuna e l’ultima consigliera dal Partito Democratico. Quando si sollevano delle accuse come “alcuna proposta significativa alternativa”, identifichi chi la percorre.

Nell’anno 2015, il consuntivo approvato da questa Amministrazione (figlio di una precedente, fallimentare, gestione), evidenziava un risultato negativo di -5.557.968,23, risultato ottenuto dopo l’applicazione di un avanzo tecnico da riaccertamento straordinario di poco più di 4 Mln di Euro (l’Ente presentava infatti, al netto della parte di avanzo vincolata e della parte di accantonamento un risultato negativo di Euro – 9.617.478,42)
A fronte di questo risultato, viene previsto lo smaltimento nel decennio 2016-2025 dell’importo di - € 5.557.968,23, nel piano di riequilibrio finanziario, ai sensi della richiamata lettera c) del comma 6 dell’art. 243-bis.
Nel Consuntivo 2016, il risultato di amministrazione 2016 passa a -8.435.356,63 Euro (circa 2.9 Mln di Euro in più da ripianare, rispetto a quanto previsto nel Piano di riequilibrio presentato).



Il Risultato di Amministrazione del Consuntivo 2017, è pari a -5.643.734,63 (o forse -5.568.549,43, vista una discrepanza fra i prospetti riportati a pag. 12 e pag. 13 della relazione dei revisori, già rilevata nella pregiudiziale presentata e bocciata dalla maggioranza.







in buona sostanza, il Risultato Di Amministrazione, resta più o meno invariato rispetto al Piano di riequilibrio presentato ad ottobre 2016…. (anzi, peggiora di circa -90.000,00 Euro).....in pratica, sono dovuti passare 2 anni di Amministrazione per tornare al punto di partenza.
E qui mi pongo un’altra domanda: la variabilità dei risultati di Amministrazione, è indice di “sana e robusta” amministrazione? Secondo me, no.
Anche perché, a fronte dello “sbalzo” tra piano di riequilibrio e consuntivo 2016 (circa 2.9 Mln di Euro in più di risultato negativo, repentinamente “emersi”), non sono state adeguatamente sfruttate, a nostro avviso, le “finestre di opportunità” aperte dalle passate leggi finanziarie, per presentare una revisione ed una rimodulazione del piano stesso (l'ultima “finestra” per la revisione del PRFP si è chiusa il 15 Gennaio 2018, termine ultimo entro il quale il Consiglio Comunale avrebbe potuto deliberare l'intenzione di agire in tal senso e comunicarlo al Ministero).... Inerzia dell’Amministrazione?
Come diceva il poeta “Ai posteri l’ardua sentenza”.

In continuità con quanto finora trattato, un altro elemento che ha colpito la nostra attenzione, è l’andamento di cassa dell’Ente.
Dal 2015 al 2017, la cassa ha subito un progressivo depauperamento, riducendosi del 30% circa.
Ed anche il progressivo declino della cassa, non ci sembra sia indice di buona salute finanziaria dell’Ente.

Andamenti di cassa
2015
2016
variazione 16 Vs. 15
2017
variazione  17 Vs. 16
variazione  17 Vs. 15
Disponibilità
3.150.145,50
2.816.652,17
-333.493,33
2.265.303,30

-551.348,87
-884.842,20
Variazioni in %
-10,6%
-19,6%
-28,1%

Questo andamento di cassa si riflette sullo Stato patrimoniale Attivo:
lattivo circolante si riduce di -500.000,00 Euro anno su anno (e la riduzione di cassa, guarda caso, è di -551.000,00)

Ed arriviamo infine al patrimonio netto dell’Ente, in cui il Fondo di dotazione registra un decremento pari a -5 Mln di Euro anno su anno (2017 Vs. 2016), arrivando ad un totale di circa -10,5 Mln di Euro.
“Ca va sans dire” (ovvero, è ovvio), che il fondo di dotazione negativo, azzererà eventuali futuri risultati economici positivi, che dovranno essere destinati alla ricostituzione del fondo, così come dovranno esserlo le riserve, riducendo in tal modo gli spazi di manovra nei bilanci futuri.

A pag. 38 della relazione dell’organo di revisione, siamo rimasti colpiti dal rilievo fatto sul Fondo rischi Contenzioso visto che nel 2016 era pari a 2.735.336,46 € (tra l’altro fondi non accantonati da questa amministrazione) nel rendiconto dell’esercizio finanziario 2017, Il risultato di amministrazione presenta un accantonamento per fondo rischi contenzioso pari ad Euro 1.500.000,00, la variazione in diminuzione del Fondo rischi per contenzioso determina uno svincolo di risorse pari a Euro 1.235.336,46, che si spostano sul risultato di amministrazione, migliorandolo di pari importo.
Peccato che la legge preveda che questo spostamento doveva esser fatto usando altre passi, come spiega esplicitamente  la deliberazione della Corte dei conti, Sezione Regionale Controllo Campania, n.238/2017/PAR, ha stabilito che, “... non è possibile, inoltre, effettuare una variazione da un capitolo ad altro o dal Fondo rischi al capitolo, ma va osservato quanto prescrive l’art. 187, comma 3, del Tuel circa l’utilizzo della quota vincolata o accantonata al risultato di amministrazione e l’art. 175 del Tuel... ”. In tale ipotesi occorre una deliberazione della variazione di bilancio da parte del Consiglio corredata, in ogni caso, dal parere dell’organo di revisione.

A testimoniarlo è la sua relazione di risposta alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno che non ha provveduto a fare questi passaggi:
 

L’Organo di revisione ha valutato la relazione del Capo Area Amministrativa ed Affari Generali del 30/04/2018 concernente i contenziosi aperti che coinvolgono il Comune di Bracciano ed il conseguente accantonamento al Fondo rischi contenzioso. Vista la presunta esposizione debitoria si invita l’Ente ad una maggiore attenzione nella gestione dei contenziosi in corso anche ai fini di un accantonamento al Fondo rischi contenzioso che possa risultare congruo rispetto alle ipotesi di soccombenza nei vari procedimenti. È necessario, pertanto, che i legali incaricati nei vari procedimenti forniscano delle relazioni sulle probabilità di soccombenza per avere un quadro quanto più possibile esaustivo circa le reali necessità di copertura.”
    














Altra nota dolente che ci è balzata agli occhi, sono i residui di IMU e Tasi entrambi hanno subito una riscossione pari al 100% come di seguito dimostrato:

Per non parlare poi degli accertamenti dei Contributi per permessi di costruire, Accertati del 2017 è di euro 493.174,67 e la Riscossione 2017 risulta pari euro 493.174,67. = 100%
Ma gli oneri di urbanizzazione a cui è stata concessa la rateizzazione soprattutto quelli a fine 2017, il Comune che fa, li ritiene riscossi, anche se le altre rate sono in scadenza nell’anno successivo del 2018?
Noi come Consiglieri comunali dobbiamo attendere l’accesso agli atti che abbiamo fatto, ovvero richiediamo copia del "dettaglio delle concessioni edilizie rilasciate nell'anno 2017, per le quali è stato accordato il pagamento rateizzato degli oneri concessori"

Nel frattempo pubblichiamo la dimostrazione di quanto affermiamo:


Ma adiamo a concludere
In occasione dell’approvazione del Rendiconto 2015, il nostro intervento in Aula, definii la precedente Amministrazione “pittoresca e cialtrona”, e dichiarammo che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle avrebbe espresso voto contrario all’approvazione, non perché attribuissimo delle “colpe” all’amministrazione appena insediatasi, ma perché non eravamo disposti ad accettare, per il futuro, quello stile di amministrazione.

Oggi, a due anni di distanza, alla luce di quanto osservato nella pregiudiziale presentata e di quanto esposto nella nostra dichiarazione di voto, torniamo a sottolineare alcuni elementi:

il passato è pesante, e di questo ne abbiamo sempre dato atto all’Amministrazione in carica, e riteniamo che quello stesso passato non debba e non possa diventare giustificazione di qualunque cosa: non dell’approssimazione, non della fretta, non dell’inerzia, non del “tirare a campare”.

Una Amministrazione dovrebbe in primo luogo “pianificare”, perseguire degli obiettivi.

E ancora oggi l’obiettivo fondamentale in questo Comune, è il risanamento economico dell’Ente che, per una serie di motivi, ci sembra “ferma al palo” da due anni a questa parte.
Ora la nostra pregiudiziale e le nostre criticità rilevate sono al vaglio della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Lazio e del Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale della Finanza Locale - Commissione per la Stabilità degli Enti Locali, per il bene dell’Ente e del rispetto dei soldi dei cittadini di Bracciano.


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Bracciano



venerdì 29 gennaio 2016

COINVOLTI ANCHE GLI EX AMMINISTRATORI?

BRACCIANO, BUFERA GIUDIZIARIA DISCARICA CUPINORO: COLPO DI SCENA. COINVOLTI ANCHE GLI EX AMMINISTRATORI?
25/01/2016 10:40:00

Con l'articolo il resoconto stenografico della seduta di Commissione parlamentare di inchiesta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015
di Ivan Galea
Bracciano (RM) - Nella bufera giudiziaria della discarica di Cupinoro sarebbero coinvolte anche le ex amministrazioni che hanno preceduto l’amministrazione di Giuliano Sala.
Solo qualche giorno fa è stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso in traffico illecito di rifiuti a tre ex dirigenti della 'Bracciano Ambiente', rispetto alla gestione della discarica chiusa ormai da tempo. In particolare il pm Silvia Santucci, ha chiesto il processo per Marcello Marchesi, amministratore unico dal novembre 2013 al gennaio 2014 della "Bracciano Ambiente", Andrea Riccioni, direttore generale dal luglio 2007 al gennaio 2014, e Marco Sanna, responsabile tecnico dell'impianto dal luglio 2004 al dicembre 2013. I tre manager, secondo l'accusa, "cedevano - si legge nel capo di imputazione - ricevevano, trasportavano, esportavano, importavano o comunque gestivano abusivamente, cioè in mancanza della prescritta autorizzazione paesaggistica e del parere vincolante del soprintendente, ingenti quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati prodotti dalla raccolta differenziata urbana di 25 comuni".

Ma il presunto coinvolgimento di ex amministratori è un vero e proprio colpo di scena che l’Osservatore d’Italia ha inteso commentare con Marco Tellaroli, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che da sempre si occupa della questione.

Tellaroli, questa è una storia che inizia da lontano e che voi avete denunciato più volte?
Gli atti depositati presso la Commissione bicamerale d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali correlati dal comandante della provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella come depositati anche presso le procure della Repubblica, danno ragione alle denunce e interrogazioni degli attivisti del  Movimento 5 stelle di Bracciano, le quali si basavano su ammanchi partiti dalla nascita della Bracciano Ambiente Spa, ovvero dal 2004

Dunque ancora una volta i pentastellati possono affermare “l’avavamo detto”
Avrei voluto smetterla di poter tirar fuori la verità della vicenda dei fondi distratti di Cupinoro, ma la disonestà ha sempre preso il sopravvento a Bracciano, come nel resto dell'Italia sostituendo la vera informazione.

Dunque a questo punto l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti diventa un documento fondamentale?
Secondo il nostro parere, la vicenda condivide pienamente il rapporto fatto dal Comandante Giosuè Colella come  quando quest'ultimo afferma nel resoconto stenografico, dopo la domanda del Presidente Alessandro Bratti -  Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta? GIOSUÈ COLELLA:  "Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo".

Quindi non solo l’ex sindaco Sala in questa storia?

Ciò che si evince dagli atti è che dal 2004 al 2013, sono intervallate tre amministrazioni. E mi pare che l’audizione parli chiaro

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Resoconto stenografico Seduta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015

IL PRESIDENTE Bratti Alessandro, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ascolta in Audizione del comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella, sulla discarica di Cupinoro presso il Comune Di Bracciano

Il Presidente Bratti domanda: Mi scusi, è una condanna in primo grado o definitiva quella del pagamento di 900.000 euro ? "Nei confronti del Sindaco Giuliano Sala"

- GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo; risponde: ". In primo grado, presidente. Sulla base di questa vertenza, l'attività svolta dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana è attualmente al vaglio della magistratura contabile. Riguarda, sostanzialmente, due fattispecie. La prima è l'utilizzo del fondo cosiddetto post mortem, che descrivo brevemente. Quelli post mortem sono fondi costituiti per sostenere gli oneri futuri necessari per il ripristino, la riconversione e la riqualificazione delle aree interessate dalla discarica, e comprendono anche i costi per la gestione post-operativa dell'impianto. In sintesi, quando la discarica non viene più utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti, ha inizio la gestione post-operativa, detta anche gestione post mortem. In questa fase il gestore della discarica svolge le attività necessarie per mantenere i requisiti di sicurezza ambientale, come richiesto dalla normativa vigente, il decreto legislativo n. 36 del 2003, ovvero il mantenimento in efficienza delle reti e delle apparecchiature degli impianti e dei presìdi, i controlli per garantire la sicurezza dell'impianto nel suo complesso, il monitoraggio e la sorveglianza degli aspetti ambientali correlati all'impianto.

Il decreto legislativo richiamato impone, quindi, obbligatoriamente, di accantonare una quota parte dei ricavi di gestione in un fondo per il ripristino ambientale e per la gestione trentennale post-esercizio. A tal fine, la tariffa applicata per i conferimenti in discarica è comprensiva di una quota che va ad alimentare il fondo di accantonamento, che vede quindi pagato, in via definitiva, tale fondo da chi conferisce nella discarica. Gli accertamenti esperiti hanno consentito di evidenziare che all'atto della chiusura della discarica, verificatasi in data 31 gennaio 2014, la disponibilità finanziaria del fondo post mortem era la seguente: totale accantonamenti per il periodo 2005-2013, 14,5 milioni circa; disponibilità al 5 marzo 2014, 1.797.000 euro circa, quindi con una differenza in negativo di circa 12 milioni 795.000 euro. L'utilizzo della quasi totalità del fondo per scopi diversi è stato motivato dalla perdurante carenza di liquidità in cui versava la società sin dalla data di costituzione, determinata in primo luogo da una sottoscrizione con il socio unico, il comune di Bracciano, come già detto all'inizio, di una serie di contratti per servizi con corrispettivi nettamente inferiori rispetto ai costi sostenuti; in secondo luogo, dal sostenimento di ingenti costi di gestione collegati al mantenimento e alla manutenzione dell'intero sito, dalla cui volumetria totale, pari a circa 2 milioni 600.000 metri cubi, già i due terzi, pari a circa 1,8 milioni di metri cubi, dall'anno 2004 erano occupati per conferimenti effettuati durante la precedente gestione. In sostanza, la Bracciano Ambiente Spa, all'atto Pag. 7 dell'assunzione della gestione del sito di Cupinoro, si è assunta la cura e la manutenzione di un'area precedentemente gestita dalla Sel, Servizi ecologici laziali, società consortile a responsabilità limitata, già satura per i suoi due terzi. Ciò ha comportato che, alla data del 31 gennaio 2014, per un totale complessivo di rifiuti conferiti in discarica pari a circa 2 milioni 400.000 metri cubi, la società ha percepito ricavi per i conferimenti pari solo a 825.900 metri cubi circa, quindi, un terzo. Di contro, essa ha dovuto contestualmente provvedere alla messa in sicurezza, manutenzione e smaltimento del percolato dell'intera area. In sostanza, la società ha garantito la gestione della discarica sostenendone, in luogo del precedente gestore, il 100 per cento dei relativi costi di post-gestione, ma con ricavi generati da meno di un terzo dell'area. Inoltre, per i lotti del sito di propria competenza, quindi quelli autorizzati dalla Regione Lazio, per un terzo, con decreto AIA n. 46 del 2007, modificato nel 2008, la Bracciano Ambiente Spa ha regolarmente prestato le garanzie finanziarie a favore dell'ente regionale per la fase operativa e il costo operativo della discarica. La quantificazione degli importi a garanzia è stata determinata sulla base delle volumetrie della discarica ancora disponibili al tempo della stipula delle polizze medesime. Il sistematico ricorrere a detti fondi è stato oggetto di segnalazione da parte nostra alla magistratura contabile in relazione all'eventuale danno patrimoniale. Le condotte descritte sono state comunicate per le valutazioni di competenza anche all'autorità giudiziaria ordinaria e alla procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, che ha aperto un procedimento penale, n. 4036 del 2004, allo stato ancora pendente. Per tali fattispecie i soggetti coinvolti sono il consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Altra fattispecie di questa vertenza riguarda il mancato versamento dei tributi spettanti alla regione Lazio, l'ecotassa. A decorrere dal 1o gennaio 1996 è stato istituito il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Tralascio i riferimenti normativi. Soggetto passivo dell'imposta è il gestore dell'impresa di stoccaggio, con obbligo di rivalsa nei confronti di colui che effettua il conferimento. Il tributo deve essere pagato alle regioni entro il mese successivo alla scadenza del trimestre solare in cui sono state effettuate le operazioni di deposito, ed è determinato sulla base del quantitativo espresso in chilogrammi per rifiuti conferiti. Dall'attività di indagine svolta è emerso che la Bracciano Ambiente Spa ha un debito contabile verso la Regione Lazio, per il periodo 2004-2013, pari a 17.833.767 euro. Tale debito è stato pagato per 7.371.368 euro, con un saldo contabile a debito di 10 milioni 462.000 euro ancora da pagare. Per il recupero del debito spettante, la Regione Lazio, direzione regionale programmazione economica e bilancio demanio e patrimonio, ha emesso entro i termini di prescrizione previsti appositi atti di accertamento e contestuale erogazione di sanzioni. Tali condotte sono state comunicate per le valutazioni di competenza all'autorità giudiziaria ordinaria presso la procura della Repubblica di Civitavecchia. Tale comunicazione è confluita nello stesso procedimento prima citato, allo stato ancora in corso. Tali condotte sono altresì al vaglio attualmente della magistratura contabile. Anche in questo caso i soggetti coinvolti sono i componenti del consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Infine, abbiamo la quarta vertenza, n. 944 del 2015, anche questa attualmente ancora al vaglio della magistratura contabile. Gli accertamenti hanno evidenziato un importante decremento del patrimonio netto della Bracciano Ambiente Spa, che ha comportato una conseguente considerevole diminuzione del valore della partecipazione sociale del socio unico nella partecipata per un 1.271.409 euro. Tale decremento è stato rilevato dall'esame dei bilanci della società, che evidenziano al 31 dicembre 2011 una partecipazione sociale con un valore di 3,2 milioni di euro, che invece al 31 dicembre 2012, dopo un anno, viene ridotta a 1,9 milioni. Questo disvalore è Pag. 8pari a circa 1,2 milioni di euro. Anche quest'evidenza veniva sottoposta al vaglio della magistratura contabile e veniva sottoposta, quindi, al vaglio la condotta del sindaco del comune di Bracciano nella sua qualità di rappresentante legale del socio unico, cioè del comune, della partecipata Bracciano Ambiente Spa. Sostanzialmente, la condotta sottoposta al vaglio riguarda la mancata attivazione delle necessarie azioni per la tutela del patrimonio sociale e l'aver trascurato la vigilanza sull'amministrazione dei beni comunali, consentendo in tal modo il dissipamento delle partecipazioni sociali nella partecipata. Fondamentalmente, queste sono le attività svolte dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana nei confronti della Bracciano Ambiente Spa e, di conseguenza, del comune di Bracciano. Come detto, le prime due vertenze hanno avuto una definizione con atto di citazione e con una sentenza, che deposito agli atti. Le ultime due sono al vaglio della magistratura contabile."
PRESIDENTE. La prima vertenza inizia nel 2007: nel 2015 gli amministratori sono sempre gli stessi ? Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta ?
GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo. Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo.

Fonte: http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/39/audiz2/audizione/2015/09/30/indice_stenografico.0061.html#

Audizione del comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo, colonnello Giosué Colella


           

Giosuè Colella, colonnello della Guardia di Finanza di Viterbo




---------------------------------------------------------------------------------
Prima citazione nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Tellaroli Marco chiama in causa la scomparsa dei fondi di Cupinoro e Bracciano Ambiente Spa

Seduta n. 52 di Lunedì 13 luglio 2015

"Bratti Alessandro , Presidente ... 17 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 17 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 17 
Puppato Laura  ... 18 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 18 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 19 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 19 
Puppato Laura  ... 19 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 20 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 20 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 20 "
---------------------------------------------------------------------------------
Nella seduta di Commissione parlamentare di inchiesta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015
andranno poi a rispondere il Colella Giosuè , Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo.. 3.... e nel pomeriggio alle accuse Sala Giuliano , Sindaco di Bracciano ..12 ...che non reggeranno.

---------------------------------------------------------------------------------

giovedì 17 dicembre 2015

Bracciano : grazie Commissario.



Il Commissario Prefettizio, Dottoressa Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, pone in essere il primo atto per avviare la ristrutturazione del teatro Novocine di Bracciano.


Vogliamo pubblicamente dire "Grazie di cuore!" al Commissario Prefettizio il quale, oltre a cercare di quantificare i debiti accumulati dalla giunta Sala e preparare il paese alle nuove elezioni, ha trovato il tempo ed il modo per dare seguito alla delibera comunale del 16/12/2014 n. 499 CUP: I22D11000620006, mettendo finalmente in moto un meccanismo che “girava a vuoto” fin dal 2010. Infatti fin da allora, con nota protocollo numero 50948 del16/04/2010, la Regione Lazio comunicava “.... la concessione di un contributo di €538.200,00 su una spesa complessiva di €598.000,00 per i lavori di recupero del teatro Novocine”.
L’azione del commissario, è intervenuta proprio poco  prima che scadessero i termini per l’utilizzo dei fondi stanziati per la ristrutturazione del Novocine, che sarebbero così andati persi.
Sì, avete capito bene, proprio poco prima che andassero persi.
Ma un anno fa, il 21 dicembre 2014, l’allora Sindaco Sala annunciava alla popolazione che presto il paese avrebbe avuto il suo bel teatro. Il progetto definitivo era approvato, l’importo di €500.000,00 era deliberato dalla Regione. Mettendolo a bilancio preventivo per il 2015, restava "solo" da approvare il progetto esecutivo, fare la gara ed iniziare i lavori. Ed entro il 2015, massimo inizi del 2016, Bracciano avrebbe avuto ".... uno dei pochi teatri comunali che ci sono nel circondario".
Tutto bellissimo solo che, per motivi noti solo ai signori Sala, Nardelli e sodali dell'ormai ex Amministrazione Comunale, il progetto è rimasto nei cassetti e nelle pieghe del bilancio fino ad ora, e solo grazie all'azione del Commissario Prefettizio, con delibera N. 2 del 15/12/2015 CUP: I22D11000620006, si è fatto il primo passo avanti.
...... Abbiamo perso un altro anno!
Finora abbiamo parlato del passato, ma adesso cosa sta succedendo intorno a questa storia iniziata tanto tempo fa?
All’improvviso, scoprendo un inedito amore per il teatro, più di qualcuno smuove mari e monti, chiamando a raccolta la popolazione e cercando di ottenere aiuto, per raggiungere l’obiettivo e dotare la cittadina di un teatro....... deliberato e finanziato già da tempo.
Il tutto, ovviamente, sempre accompagnato da attenti comunicati: ora accorati appelli, ora sentiti ringraziamenti, ora trionfalistici annunci sui successi raggiunti.
Ma questo finanziamento, c’era o non c’era? C’era eccome, con tanto di delibera.
A questo punto però, una domanda è più che legittima: ma il finanziamento, perché è rimasto "parcheggiato" per un anno, vista la delibera 16/12/2014 n. 499?
A questo punto, a noi non rimane che fare una considerazione un po' amara: come è possibile che, nonostante il terremoto che ha scosso questa cittadina, c'è ancora gente che ha voglia giocare sulla distrazione dei Cittadini, magari riuscendo a turlupinarli per l’ennesima volta, con giochi elettorali da basso impero?
Ma non sarebbe giunto il momento di dare prova di serietà ed onestà, pensando più a restituire credibilità a questo paese abbandonando, almeno per una volta, i giochi elettorali fatti di annunci, promesse che non potranno mai essere mantenute, spartizioni tra famiglie e favoritismi, piuttosto che mettere in piedi dei "teatrini" per ottenere in cambio un po' di voti?
Crediamo che il discredito gettato sul paese a seguito del comportamento della giunta dimissionaria al completo possa bastare come lezione. Ricordiamoci che ad essere presi in giro, oltre che a pagare i danni, saranno sempre i cittadini .
Detto questo, non possiamo far altro che ribadire una cosa: "Grazie Commissario", che al di sopra di giochi politici ed interessi di squadra, lavori nell'interesse dei Cittadini.

Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento


Il fanntasma dell'Opera.jpg



Disqus for Bracciano Movimento 5 Stelle