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martedì 11 marzo 2014

Le bugie di Renzi e il Governo

Barbara Lezzi




Barbara Lezzi

Il PD è un partito di ipocriti, #Renzi li rappresenta al meglio.
Il nipotino di #Berlusconi e D'Alema aveva promesso di abolire l'IRAP, il finanziamento pubblico ai partiti, di abbassare la pressione
fiscale di due cifre, di rivedere il fiscal compact e i rapporti con l'Europa rispetto allo sfondamento del rapporto deficit/PIL.

Aveva promesso ...... tante cose, si sta rimangiando tutto. Una stampa libera lo avrebbe già massacrato, ma al giovinotto rampante si preferisce dar credito, poltrone comodissime e conduttori piegati. Domani ci racconterà altre frottole, non ha capito che la pazienza è finita. Si è piegato subito agli starnuti dell'Europa che conta, agli interessi di pochi e al malessere di tanti.

Bisogna cambiare registro, mandarli tutti a casa prima che sia troppo tardi.
Fino a quando al Governo non ci saranno persone serie il nostro Paese non avrà futuro.

Essere seri vuol dire non fare spesa pubblica improduttiva, non fare emendamenti che prevedono contributi a pioggia, chiudere gli enti inutili, disboscare le migliaia di società partecipate (fonti di corruzione e ricollocamento di politici trombati), investire in cultura, turismo, innovazione, non derogare alla normativa antimafia nella Terra dei fuochi, non consentire a pochissimi notabili di incassare affitti d'oro pagati con i nostri soldi. Sostengono che per fare i tagli delle aliquote bisogna avere le coperture, lo dicono proprio loro che presentano, un giorno si e l'altro pure, provvedimenti scoperti o con coperture artificiose. Non capiscono che abbassando la pressione fiscale riparte l'economia e si riduce il rapporto debito/PIL. Sono legati al debito pubblico, fonte del loro potere, usato come ricatto per impaurire una popolazione.

Ci stanno facendo diventare sempre più poveri, se non riparte la piccola e media impresa, se non si crede più nella scuola, nell'arte, nelle piccole cose che ci hanno fatto diventare grandi ed orgogliosi, il Paese è finito. Gli è bastato un solo giorno per ripiegare su un taglio, tutto da definire, di dieci miliardi di tasse. La tattica è sempre la stessa: contrappore gli interessi dei lavoratori dipendenti a quelli delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi. Fanno finta di avere un contentino e che lo daranno a chi ha più bisogno. Faranno finta di nasconderlo nella mano, quando l'apriranno ci diranno che era tutto uno scherzo. Tra un po' gli italiani saranno ancora più accasciati, c'è poco da giocare "al chi ha più bisogno".

Ora, per rincarare la dose, inizieranno con lo spauracchio della lotta all'evasione, ovviamente pensano all'estorsione ai danni dei pesci piccoli. I finti dieci miliardi, da "recuperare" con la spending review, saranno il condimento dell'ennesima minestra avvelenata. Non vogliono sentir ragione, non capiscono che, se ci si muove nel perimetro perverso delineato dall'Europa dei pochi intimi, per il nostro Paese non vi è scampo. Siamo destinati, se non a fallire, a far finta di vivere.

La nostra sfortuna/fortuna è che Renzi vuole far finta di fare tutto in fretta. Corri Renzi, corri, fai molta strada, oltrepassa il nostro Paese, portati pure Berlusconi e D'Alema.

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